Si parla di Garlasco a Quarto Grado e in studio vi era l'avvocato Aiello, legale di Mario Venditti, che ha fornito degli spunti molto interessanti

Grande spazio al giallo di Garlasco ieri sera a Quarto Grado e ospite vi era l’avvocato Aiello, il legale dell’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. Quest’ultimo, ricordiamo, è indagato per corruzione dalla procura di Brescia in quanto avrebbe archiviato la posizione di Andrea Sempio – secondo l’accusa – in cambio di denaro. Aiello ha un po’ di cose da dire in merito a questa indagine, precisando: “Ho definito strumentale la ricostruzione perché è definita ad aggirare le regole che disciplinano il giudicato, il giudicato non è mai stato rimosso quindi è un falso indagare per la seconda volta Stasi in concorso con Sempio ed è un ulteriore falso indagare Sempio perché non è stata rimossa la sentenza che parla di un unico autore di reato”.



In settimana ha fatto in qualche modo arrabbiare l’avvocato De Rensis, legale di Stasi, e a riguardo Aiello ha precisato: “Mi scuso con i colleghi che se la sono presa ma quando ho detto che è una farsa questa inchiesta sulla corruzione, che è destinata a morire prima dell’alba processuale… il tema è che non è Venditti l’unico a farci le spese, in passato ci sono stati altri soggetti che andavano verso il percorso della riabilitazione di un assassino, e dico assassino perché fino a che il giudicato non viene rimosso è assassino, poi se sarà rimosso per me è una persona innocente giustamente incarcerata (dice riferendosi a Stasi ndr), quindi la difesa di Stasi ha tutto il diritto di fare una istanza di revisione ma non in tv, lo deve fare attraverso le sedi giudiziarie”.



DELITTO DI GARLASCO, AIELLO: “MAI ATTACCATO NAPOLEONE E DE RENSIS

E ancora: “Il tema è uno, io non ho attaccato il procuratore Napoleone né sono stato aggressivo con lui, e lo stesso per De Rensis, io ho citato delle parole ripetute più volte dall’avvocato De Rensis, che ha detto di aver avuto un incontro col procuratore da cui sarebbe scaturita una grande verità che io vorrei conoscere, lo ha detto più volte che ha avuto un incontro destinato a fare luce, ma ha sempre detto che il contenuto è riservato, lo ha detto lui, io non ho detto nulla. Io non ho mai detto che lui ha avuto un incontro a tu per tu con Napoleone, né ho detto incontro segretissimo ma contenuto segretissimo. L’incontro è di routine, gli avvocati lo fanno con i procuratori, ma quando più volte a De Rensis si è chiesto il contenuto di questo incontro che avrebbe cambiato l’inerzia del procedimento vorrei capirlo, se non si può dire è il pieno diritto del difensore che è convinto dell’innocenza del suo assistito”.



Quindi Carmelo Abbate ha domandato all’avvocato Aiello come mai sia così interessato all’indagine di Pavia su Garlasco: “L’indagine di omicidio mi sfiora, la posizione del mio assistito è quella di indagato per corruzione per aver insabbiato una indagine di omicidio a carico di Sempio e in questa frazione mi interessa, per il resto non mi interessa e lo ripeto ancora una volta, la difesa di Stasi ha pieno diritto della revisione. L’unica anomalia che riguarda solo Garlasco nella storia è che questa istanza di revisione è un anno e mezzo che non viene depositata, una volta è stata rigettata, un’altra volta è stata abortita in esordio perché quando è stata annunciata con uno scritto dalla madre del condannato, che scriveva come da istanza di revisione già depositata non depositata, e poi nel gennaio del 2017 decisa dalla corte d’appello con un non luogo a provvedere, perché nel frattempo da quando è stata annunciata a quando la corte ha deciso non è stato prodotto nulla, il vuoto assoluto”.

DELITTO DI GARLASCO, AIELLO SPIEGA COME SI E’ ARRIVATI ALLA RIAPERTURA INDAGINI

Aiello ha proseguito: “La tesi della difesa Stasi che ho sentito più volte è totalmente sbagliata: a dicembre 2016 il procuratore generale Roberto Alfonso manda gli atti per una iscrizione generata da una annunciata istanza di revisione, la Barbaini fa un inciso che è da manuale: ‘non è previsto dalla norma delegare alla procura generale la fondatezza dei presupposti di una istanza di revisione’, o si ha la prova per supportare una revisione o non si deve procedere, ma per scrupolo ha mandato gli atti a Pavia; competente a indagare Pavia indaga, quando la corte d’appello arriva dicendo non luogo a procedere, il gip dice a Venditti che ti saresti dovuto fermare lì perché c’è il vincolo del giudicato e quando c’è non sono possibili altre indagini se non attraverso l’istanza di revisione. Se mi trovate un solo rigo di Napoleone che equivale alle 5 o 6 frasi del pg Alfonso che trattano la relazione depositata allora io chiedo scusa davanti a tutti”.

Ma c’è l’ipotesi di un millantato credito nell’accusa all’ex procuratore Venditti? “Avete fatto voi la domanda diretta a Venditti e lui da uomo responsabile qual è ha detto che non crede, avrebbe potuto fare, come fanno tanti in Italia quando sono sotto indagine, assumere un atteggiamento pilatesco e dire che non è compito mio stabilire”. Quindi ha aggiunto: “Io dico che questa inchiesta è strumentale perché ognuno vuole dare un morso alla preda pur di arrivare ad un obiettivo, se Stasi è innocente è una ingiustizia, ma la via per dimostrarlo non sono le trasmissioni tv, è la revisione, la difesa di Stasi non ha nessun titolo per partecipare all’incidente probatorio, perché Stasi nel momento in cui ci sarà un rinvio a giudizio di Sempio in concorso con Stasi si va a consumare un altro falso, un’altra violazione gravissima, Stasi verrebbe giudicato una seconda volta in concorso con lo stesso reato, ma stiamo scherzando? Dobbiamo ristabilire il diritto”.

Garlasco, l’avvocato Aiello (Foto: Quarto Grado)

DELITTO DI GARLASCO, AIELLO: “TANTE ANOMALIE NELLA VICENDA”

E ancora: “La ricerca delle prove la fa chi produce una istanza di revisione. Primo errore in diritto, la Cassazione non ha mai autorizzato l’indagine, primo errore gravissimo, secondo errore, la dottoressa Garlaschelli, la gip, riapre l’indagine non giustificando la presenza della difesa Stasi nell’incidente probatorio, parlando di due temi di prova che sono fuori dall’incidente probatorio, cerchiamo di stare centrati, la Cassazione dice alla Garlaschelli: tu hai licenziato la richiesta della difesa Stasi di riaprire le indagini con un non luogo a procedere, io che sono la Cassazione ti dico che era un provvedimento che non potevi adottare, tu devi decidere solo sì o no, ritorna il provvedimento alla Garlaschelli, altra anomalia, e lei decide di riaprirla ma limitando il tema dell’indagine, non autorizza la presenza di Stasi nell’incidente probatorio”.

In conclusione di intervista Gianluigi Nuzzi chiede ad Aiello se la difesa di Venditti alzerà i toni e l’avvocato ha replicato dicendo: “Se continuano questi toni sì, ci sono una serie di anomalie, non c’è un solo capitolo di tutta questa articolata vicenda che sia usuale in termini processuali, ci sono tutta una serie di fattori eccentrici e selezioni cognitive, distorsioni su come parte la prima indagine, la seconda… Se c’è da puntualizzare la responsabilità di chi fa delle scelte sbagliate come ho avuto modo più volte di dire, noi lo faremo, perché il dottor Venditti se lo merita: se qualcuno a Pavia ha inteso sanare alcune posizioni per iscrivere il dottor Venditti, noi lo faremo presente nelle dovute sedi”.