Delitto di Garlasco, l'avvocato Massimo Lovati alza muro contro la Procura di Pavia: "Faremo opposizione contro l'analisi per le impronte sulla spazzatura"

DELITTO DI GARLASCO, ATTACCO ALLA PROCURA

L’avvocato Massimo Lovati continua a contestare la nuova indagine sul delitto di Garlasco, partendo da Ignoto 3 e dalla vicenda della possibile contaminazione della garza usata dal medico legale per il tampone orale. A tal riguardo, il legale di Andrea Sempio, unico indagato al momento dalla Procura di Pavia, a Iceberg ha dichiarato: «In quel caso lì, loro cercavano esclusivamente di vedere se c’era del liquido seminale nel cavo orale».



Peraltro, per Lovati quell’autopsia «il massimo non l’ha fatto», visto che «non si è mai capito cosa aveva nello stomaco» e «non han preso la temperatura del cadavere». Queste considerazioni servono a Lovati per spiegare il motivo per cui quella garza possa essere stata contaminata: non si stava cercando DNA, quindi non bisogna scambiare le attività svolte. Comunque, non ha dubbi: «Per me è una contaminazione evidente».



Andrea Sempio esce dalla caserma dei Carabinieri con i suoi avvocati (Foto 2025 ANSA/MATTEO CORNER)

Il legale di Sempio ha anche preannunciato un’opposizione, quella alla ricerca delle impronte, visto che non c’è stato il sequestro dei reperti, nello specifico il sacchetto della spazzatura. Il giudice ha disposto l’estensione dell’incidente probatorio anche a livello dattiloscopico, alla ricerca di impronte digitali. «Mi opporrò. Non potevano aprire un bel niente, ma sono andati avanti e, quindi, farò un’altra opposizione».

“LA NUOVA INDAGINE È INUTILE, SOLO FUMO NEGLI OCCHI”

Lovati è convinto che gli inquirenti vogliano spingere l’ipotesi del concorso, ma a Telelombardia ha anche risposto con tono sarcastico alla domanda sugli approfondimenti dei registri di scuola, suggerendo di arrivare fino all’alito: «Stanno facendo ora quello che doveva essere fatto allora, nient’altro».



Anche perché, se fosse stato fatto all’epoca, ora non ci sarebbe una nuova indagine, per Lovati, il quale non nutre dubbi sugli amici del suo cliente, «nel modo più assoluto». Pur dicendosi «sorpreso» delle parole del preside, che ha descritto Sempio come un metallaro sempre vestito di nero, chiarendo che non aveva mai dato problemi, Lovati ha ribadito che la nuova indagine sul delitto di Garlasco è «inutile, fumo negli occhi».

Neppure le intercettazioni sono servite; anzi, sono «una prova dell’innocenza di Sempio, perché è dal 2016 che lo intercettano e non hanno scoperto nulla». Infatti, la posizione di Sempio era stata archiviata. Invece, Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva, ma il legale è convinto anche della sua innocenza.