Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, è una furia contro la nuova indagine su Garlasco: ecco le sue parole su Iceberg
L’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, torna in collegamento con il programma di Telelombardia, Iceberg, per parlare di Garlasco. Il noto penalista è apparso decisamente combattivo durante l’ultima puntata della stagione, esordendo così: “Io ormai sono insofferente in maniera grave verso questa indagine astrusa che porta a delle conclusioni addirittura incomprensibili, adesso è saltata fuori anche l’alchimia che è un’antica scienza filosofica proto-scientifica, che mischia fisica, chimica e metallurgia, ecco quello che han fatto i consulenti tecnici della difesa Stasi, che non ho capito perchè sta in questo processo e non è parte”.
“Attenzione – aggiunge – perchè sono gli stessi alchimisti, uguali e identici, a quelli dei reperti subungueali della vittima, son sempre loro, Ricci, Linarello… son sempre loro, degli alchimisti. Sono bravi alchimisti, che mi querelino, non mi interessa. Alchimista non è una diffamazione”. Per fare un po’ di chiarezza, la sfuriata di Lovati è nei confronti dell’impronta 33 che secondo i consulenti di Stasi sarebbe di Sempio (avrebbero individuato 15 minuzie) e inoltre sarebbe intrisa di sangue. In merito invece ai reperti subunguali si riferisce alle tracce di dna trovate sulle unghie di Chiara Poggi e che sempre per i consulenti di Stasi apparterebbero a Sempio.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI CONTRO TUTTI
Lovati si è rivolto a Giada Bocellari, avvocato di Stasi: “Vi hanno messo nel capo di accusa come correi, l’avete capito o no, la parentesi è con Stasi o con altri soggetti, significa che siete complici? Quindi se fosse così, invito il tuo cliente quando sarà interrogato ancora – spero di no – a dire chiaramente che quella mattina con lui c’era Sempio, se no è tutta roba inutile, voi state mistificando e non siete nemmeno una parte del processo, questo è il vulnus infernale di questa indagine, c’è un condannato che è anche indagato e che si permette di depositare delle fesserie”, durissimo quindi il pensiero di Lovati che da sempre si è mostrato insofferente verso questa nuova indagine su Garlasco.
Marco Oliva ha domandato a Lovati come mai abbia detto negli scorsi giorni di voler estromettere la difesa di Stasi? “E’ stato un momento di rabbia – ha replicato lui – per me è già estromessa, non significa nulla, non è parte del processo, ciò che fanno è alchimia inutile – ribadisce – proviene da qualcuno che non è parte processuale, che stiano dove sono e che continuino, io sono insofferente e sono stufo. Stasi deve essere estromesso perchè non è mai stato parte di questa indagine – aggiunge – lui è un condannato per un altro procedimento ma per un omicidio volontario che ha commesso solo lui, il fatto di averlo inserito come correo in questo capo di accusa che è insidioso come il diavolo, va corretto, se no arriviamo a delle conclusioni assurde, ad un certo punto una consulenza di parte indica il mio cliente come correo di Stasi, ma scherziamo? Abbiamo perso il lume della regione”.

DELITTO DI GARLASCO, LOVATI: “ACCUSA E’ UNA FINZIONE GIURIDICA”
Quindi di nuovo sull’accusa di concorso in omicidio verso Sempio: “E’ una finzione giuridica per riaprire l’indagine, altrimenti non l’avrebbero potuta riaprire. C’è una una indagine per omicidio, quella di Stasi, e un’altra indagine archiviata con decreto di opposizione non opposto (quella del 2017 su Sempio ndr) per poter riaprire l’indagine hanno dovuto aggiungere il concorso che non ha fondamento perchè non si desume dal fatto, c’è una sola impronta, è un’altra diavoleria”.
E ancora: “Ma io ormai mi trovo in un mare di incertezza, non capisco dove vogliono andare a parare, mi aspetto di tutto e di più, io mi ricordo cosa succede con le inchieste dei pentiti, per capire se dicevano il vero o meno usciva un testimone”. Lovati è quindi tornato sulla sit della mamma di Sempio, definendola: “Un’altra violazione gravissima, l’ufficiale di polizia giudiziaria durante la sit doveva chiudere il verbale perchè la mamma di Sempio si era astenuta, lui doveva chiudere il verbale ma facendo la domanda sul vigile del fuoco ha violato la legge non in maniera lieve ma in maniera profonda e irregolare, e basta non dico nient’altro”.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI: “NELL’INCIDENTE PROBATORIO…”
E ancora, sempre sul concorso in omicidio: “Loro possono mettere chi vogliono, non hanno capacità processuale, cosa devono mettere? Adesso voglio vedere se l’incidente probatorio prenderà in considerazione la perizia di Skt, questa indagine parte proprio da quello che fece l’agenzia investigativa che individua nello scontrino il vulnus e poi prefabbrica questa consulenza tecnica secondo cui sotto le unghie della Chiara ci sarebbe il dna di Sempio che invece è escluso dalla perizia De Stefano, che ha concluso dicendo che quel materiale biologico non poteva essere comparato con nessuno dna, è il gatto che si morde la coda”. L’avvocato Taormina fa notare a Lovati che se continua a dire che Stasi è innocente fa il gioco della procura, ma Lovati replica: “Devo dire che Stasi sia colpevole? Ma perchè devo abbandonare la mia tesi che ne Stasi ne Sempio hanno ucciso la povera Chiara, sono entrambi innocenti”.
Quindi torna sulla sua bomba, quando disse che alle 11:45 a Vigevano già molti sapevano dell’omicidio di Chiara: “Io mi stupisco che questa cosa sia così determinante quando invece è risaputo che l’omicidio si verifica fra le 9:12 e le 9:35 della mattina, quindi è perfettamente sovrapponibile questo orario, cosa c’è da stupirsi? Io non lo so. Ricordi e memoria ogni tanto falliscono ma io ho già spiegato, e quel giornalista ha detto la stessa cosa, che è compatibile con l’orario della morte, perciò non c’è niente da stupirsi. La Bocellari dice che è dirimente e scagiona Stasi? E’ proprio così, scagiona Stasi”. Infine sulla famosa bici nera che incastrò Stasi, Lovati chiosa: “Questa è un’altra domanda assurda che non serve a niente, non mi interessa”.
