A Quarto Grado si parla del delitto di Garlasco, con l'intervista ai genitori di Andrea Sempio, visibilmente provati dopo le ultime notizie
Ampio spazio, come prevedibile, ieri al caso di Garlasco negli studi di Quarto Grado. Il talk del quarto canale si è collegato con casa Sempio e inizialmente i genitori non si sono voluti far intervistare poi la madre si è portata davanti alle telecamere in quanto: “Sono stanca di sentire tutto quello che viene detto adesso – lo sfogo della madre dell’indagata in diretta tv – mi fa schifo che quando una famiglia parla dei cavoli suoi in macchina venga rese pubblico”.
“E’ da stamattina che siamo in piedi, non ce la facciamo più e anche questa cosa della corruzione è una grandissima cavolata che verrà smentita, come tutto ciò che è stato detto fino ad ora”, riferendosi alle accuse di corruzione in atti giudiziari nei confronti dell’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, che sarebbe stato appunto corrotto dai Sempio per chiudere l’indagine del 2017. “Il cerchio su Andrea non si sta chiudendo – ha aggiunto la madre – la famiglia Sempio non ha mai corrotto nessuno e chi lo dice deve solo vergognarsi, come si deve vergognare chi butta fuori le cose private. Mi viene da dire – ha proseguito – state attenti a non parlare in macchina perchè magari vi intercettano”.
Quindi ha proseguito: “Non c’è nessun segreto, avevamo bisogno del denaro contante per pagare gli avvocati e una persona a cui potevo chiedere soldi in cambio di un assegno era la sorella di mio marito, basta, solo quello. Per l’ennesima volta non siamo coinvolti solo noi ma anche altre persone che non c’entrano assolutamente niente, persone che hanno solo cercato di aiutarci in un momento molto difficile, non c’è niente di quello che vogliono far credere i giornali oggi. Noi abbiamo solo affrontato spese legali e basta, solo quello”.
DELITTO DI GARLASCO, MAMMA SEMPIO: “ANDREA E’ TRANQUILLISSIMO”
Sul famoso pizzino che sarebbe stato rinvenuto in casa dei Sempio a Garlasco, la mamma di Andrea spiega: “Non so chi l’ha scritto, so che mi han detto che l’ha scritto mio marito ma io neanche l’avevo visto. A chi ho dato i 40.000 euro? Io non devo venirmi a giustificare con tutti gli italiani – ha aggiunto – siamo stufi di questa cosa, quando la procura me lo chiederà lo dirò, devono farla finita, non possiamo ogni giorno essere in tv con un’accusa diversa senza avere una prova sicura. Quello che mi hanno chiesto non devo venire a riferirlo in tv e di accuse precise non ce ne erano, continuano a dire cose assurde, non c’è niente, se poi dopo i giornalisti ne sanno più della procura, pazienza. Comunque non siamo stati sentiti 4 ore, ma molto meno”.
E ancora: “Siamo stanchi, ogni due giorni c’è una svolta, invece qui non c’è nessuna svolta ma siamo in una spirale. Come sta Andrea? E’ il più tranquillo di tutti, oggi se ne è stato a casa sa che è una grandissima cavolata e quindi da quel lato siamo tranquillissimo. Mio marito è molto stanco ma tranquillo. Non ho sentito i miei parenti che hanno perquisito, anche perchè in questo momento non sappiamo nemmeno come comportarci”, ha concluso.
DELITTO DI GARLASCO, PAPA’ SEMPIO FA CHIAREZZA SUI SOLDI E IL PIZZINO
Il microfono passa quindi al signor Giuseppe, papà di Andrea Sempio, che ha spiegato: “Mi ricordo quel pizzino, l’ho scritto io, i 20 o 30 euro? Capire adesso, dopo tanti anni, a cosa servivano per me diventa difficile, a dire un motivo non me lo ricordo, però mi è stato detto che forse erano per le marche da bollo, per prelevare i documenti, roba da avvocati, noi dipendevamo dai nostri avvocati. Io non scrivevo appunti solo per gli avvocati, lo facevo anche per altre cose famigliari, avevamo altre cose da pagare. Io tengo gli appunti dei consumi dell’elettricità, dell’acqua e alla fine di ogni mese prendo i dati sul contatore elettrico, quello dell’acqua e mi segno tutti i numeri”.
Ma a chi portava i soldi Andrea Sempio? “A volte dovevo pagare gli avvocati, la gente va pagata, noi ne avevamo 3, non lavoravano gratis, anche perchè son loro che fan tutto”. In ogni caso precisa: “Non ho portato questi soldi ad un mediatore di Venditti, io Venditti l’ho visto solo una volta quando mi ha interrogato e basta, non mi ricordavo neanche come fosse, l’ho visto quando ci ha interrogati tutti. Io davo i soldi agli avvocati, portavo la busta con dentro i soldi, non potevo mica dargli le caramelle, loro lavoravano, hanno le loro parcelle. Quanto ho portato? Non mi ricordo, erano diversi pagamenti, non avevamo un capitale. Da lavoratori, avevamo uno stipendio normale, dovevamo fare i conti a casa per questa cosa che non sapevi quando sarebbe finita, a volte ritardavamo un po’ i pagamenti e adesso è ancora peggio, è ancora più lunga, bisogna seguire più cose per ora aspettiamo e vediamo”.
DELITTO DI GARLASCO, PAPA’ SEMPIO SU INTERCETTAZIONI
Infine sulle intercettazioni di Andrea Sempio con il padre: “Le intercettazioni? Non mi ricordo come era questa situazione, noi siamo stati dal magistrato, ci ha chiamato, abbiamo risposto alle domande che ci ha fatto. Può essere che ho detto ad Andrea di non rispondere se non si ricordava, era un consiglio da papà non da complotto”.
Ancora una volta quindi la famiglia Sempio deve difendersi da accuse molto gravi ma dalle loro parole traspare la totale estraneità ai fatti: siamo certi che anche in questo caso dimostreranno la loro innocenza, anche perchè ci pare assurdo che un procuratore di lunghissima esperienza ed integerrimo come Mario Venditti, abbia preso 40.000 euro per archiviare un caso che – stando all’avvocato Lovati – era una indagine già vinta in partenza.
