Il delitto di Garlasco a Presunto Innocente, su Antenna 3, con le parole di Enrico Manieri, tecnico balistico: ecco i suoi spunti più interessanti
Il tecnico balistico Enrico Manieri, è tornato a parlare del caso di Garlasco e lo ha fatto intervistato dai microfoni di Presunto Innocente, talk di Antenna 3. Come al solito molto interessanti le puntualizzazioni dello stesso a cominciare da una possibile impronta di scarpa trovata sulla scena del crimine che sembrerebbe combaciare con la suola delle famose scarpe trovate nel canale di Groppello, ad una decina di chilometri da Garlasco, pochi giorni dopo l’omicidio della povera Chiara Poggi.
“Sono due le zone di interesse, la prima che ho scoperto personalmente ed è la zona di mattonelle in cotto davanti alla porta a libro che conduce alle scale, poi c’è un’altra impronta evidenziata da una giornalista che ha riferito di queste tre barre verticali più altre due che vanno effettivamente a coincidere con i risalti che ci sono sulle suole” delle scarpe trovate nel canale. “C’erano due segni rossi sulle suole delle scarpe sono le zone in cui il luminol ha dato esito positivo – ha aggiunto – me due zone rosse risultavano positive al luminol ma il combur test è risultato negativo. C’era sangue? Il problema è questo, il combur test viene utilizzato in ambito forense perchè è un test molto comodo, si basa su una cartina che cambia colore in presenza di una certa concentrazione di emoglobina”.
E ancora: “Quando tu hai un campione in cui la sostanza utilizzata è molto diluita può dare falsi negativi e il combur test è stato fatto su una scarpa rimasta immersa alcuni giorni nell’acqua. Prima, inoltre, hanno fatto il luminol che diluisce ulteriormente, quindi in questi casi quando hai il luminol positivo che potrebbe significare presenza di sangue e di altri componenti, poi viene fatto il combur che è stato negativo, sarebbe stato opportuno fare un terzo test, come l’obt”. Enrico Manieri poi precisa sulla nuova indagine di Garlasco: “Nessuno vuole uno Stasi 2, nessuno può permettersi che venga applicato il metodo di Stasi con qualcun’altro”, riferendosi molto probabilmente ad Andrea Sempio, il nuovo indagato.
DELITTO GARLASCO, ENRICO MANIERI: “L’ESAME AUTOPTICO CI DICE…”
Manieri ha poi sottolineato un aspetto molto interessante emerso dall’esame autoptico del dottor Ballardini: “Sulla coscia sinistra di Chiara c’è una impronta di una scarpa che non è quella di Stasi e che fa pensare avere risalti rettangolari e il dottor Ballardini dice che è sul corpo della vittima quindi come si fa a dire che c’è solo la scarpa Frau sulla scena del crimine? Indipendentemente che fosse Stasi o un altro, è una scarpa diversa da quella a pallini, quindi due persone ci sono, o il medico legale si è inventato fischi per fiaschi o li ci sono due persone diverse”.
E ancora: “E’ vero che Stasi è stato sulla scena ma le scarpe che aveva addosso non erano quelle con i famosi pallini, mai state trovate”. Manieri ha poi parlato di ignoto 3 il dna ritrovato sul tampone orale effettuato sulla povera Chiara Poggi: “Non si capisce perchè l’inquinamento del tampone lo si faccia risalire al tempo dell’autopsia, perchè come confermato da Marzio Capra, vicecomandante dai Ris, ad un certo punto il campione orale è stato aperto dagli stessi Ris, quindi non era intonso. L’inquinamento potrebbe non essere stato fatto solo quando è stato prelevato il campione con la garza”. Altra cosa da chiarire, i molti capelli ritrovati sulla scena del crimine, mai repertati: “Sono stati trovai vari capelli sulla scena del crimine fra cui alcune nelle dita di Chiara, nella mano destra e sinistra, ma su queste ciocche di capelli non sono state fatte analisi di tipo genetico perchè non presentavano il bulbo, ma attenzione, al di là di questo, in tutto il capello possiamo trovare il dna mitocondriale, siccome il capello lungo non ce l’aveva solo Chiara ma anche i maschi, come mostrano le foto dell’epoca, perchè un capello scuro di 20 cm e deve essere per forza della vittima, ma chi lo dice? Ci sono capelli nel lavandino, sul portavaso… Viene trovato in terra un elastico per capelli nero e a fianco dei capelli, perchè deve essere per forza di Chiara? Potrebbe teoricamente essere stato perso anche di qualcun’altro, non dobbiamo dare nulla per scontato”.
DELITTO GARLASCO, ENRICO MANIERI SULL’IMPRONTA 33
Infine le parole sull’impronta 33 e la consulenza presentata dai legali di Stasi, secondo cui la ninidrina di fatto inibisce la ricerca del sangue, dando dei falsi positivi: “Dall’impronta 33 è emerso un dato che se confermato è eclatante: la ninidrina azzererebbe la capacità di rilevare sangue da parte dell’obt test, in questo momento si dice che nell’impronta 33 non c’è sangue perchè dopo la nindirina hanno fatto l’obt test che è stato negativo ma da questa prova della consulenza di Stasi è emerso che una prova in cui vi era con certezza sangue ha dato esito negativo, non abbiamo più la certezza che lì davvero non vi sia sangue quindi”.
Presunto Innocente ha parlato anche brevemente con l’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, che non ha parlato prettamente di Garlasco ma ha spiegato: “Tutti i movimenti giovanili si atteggiano nel modo di vestire e di fare… i paninari, i metallari, gli hippie, tutti i movimenti giovanili seguono le mode del momento. Io ero un figlio dei fiori, ‘mettete dei fiori nei vostri cannoni’ era la canzone che andava per la maggiore. Avevo delle idee un po’ alternative su amore, sesso, sulla cultura in generale. Io mettevo la maglia rosa che era delle ragazze ma questi movimenti giovanili durano lo spazio di un mattino poi uno cresce e se li lascia alle spalle, sono apparenze e mode”.