La figura di Muschitta torna al centro della vicenda di Garlasco: stamane a Mattino 5 News le parole dell'ex maresciallo Marchetto

Mattino 5 News è tornato stamane sul caso di Garlasco con le ultime novità in merito al testimone Muschitta, colui che raccontò poche settimane dopo dell’omicidio, di aver visto una ragazza con dei capelli corti in bicicletta in via Pascoli (dove abita la famiglia Poggi), con in mano un attrezzo da camino. Quella testimonianza fu ritenuta inattendibile dopo che lo stesso Muschitta ritrattò tutto.



L’ex maresciallo dei carabinieri, Marchetto, ha però rispolverato una intercettazione fatta dallo stesso, mentre parlava al bar nel 2022 con un collega di lavoro proprio di Muschitta: “E’ un audio fatto nel 2022 – racconta l’ex carabiniere a Mattino 5 News – quando ho visto entrare il collega di lavoro di Muschitta all’interno del bar, sapendo che lui era a conoscenza di tutto quello che era successo”. E ancora: “Lui mi confermò che Muschitta non si faceva più vedere, che secondo lui Muschitta quel giorno stesso era stato minacciato, facendo anche il nome di chi ha fatto questa minaccia, ma non sapeva se magari ha ritrattato in cambio di soldi“.



DELITTO DI GARLASCO, MARCHETTO SU MUSCHITTA: “MI DICE ANCHE CHE…”

Quindi Marchetto ha proseguito: “Mi dice anche che la minaccia l’avrebbe avuta subito, molto probabilmente durante l’interruzione del verbale, quando Muschitta decide di lasciare l’interrogatorio. Sempre questo collega di lavoro, mi dice anche che Muschitta ha detto la verità, come aveva raccontato a lui stesso, alla direttrice e alla moglie”. Emanuele Canta, inviato di Mattino 5 News da Garlasco, commenta: “E’ l’11 luglio del 2022, lui incontra il collega di lavoro di Muschitta depositario del racconto che Muschitta gli aveva fatto, ovvero, questa ragazza a bordo di una bici nera in uscita da via Pascoli con in mano un attrezzo da camino e che procedeva a zig zag, tutte verità raccontate ai colleghi di lavoro, alla moglie e anche agli inquirenti”.



“Secondo il collega, Muschitta è stato minacciato, lui si dice convinto che sia successo qualcosa, e poi non ricordiamo che Muschitta è stato intercettato il giorno dopo con il padre in cui racconta di aver detto la verità durante l’interrogatorio. Nero su bianco lui ha ritrattato e viene quindi ritenuto inattendibile ma se quel racconto fosse stato vero si sarebbe dovuta scrivere tutta un’altra storia come dice il giudice Vitelli, quello che assolse Alberto Stasi in primo grado”.

Delitto di Garlasco, Marchetto (Foto: Mattino 5 News)

DELITTO DI GARLASCO, MUSCHITTA E L’AUTO NERA VICINO A CASA POGGI

Non va dimenticato che Muschitta raccontò di aver visto quella mattina anche un’auto nera di medie dimensioni e poi c’è anche un commerciante che sempre alla stessa ora avvistò un SUV nero, quindi una testimonianza che sembrerebbe corrispondere. Questa testimonianza del collega di lavoro, come riferisce Rita Cavallaro de Il Tempo, è rilevante perchè è la prima persona extra famiglia Muschitta che conferma la tesi.

Il giorno prima della scarcerazione di Stasi Muschitta va da Sportiello (il collega di lavoro) ed è lui che lo convince ad andare a parlare con i carabinieri, Muschitta non voleva andare a testimoniare. Viene poi sentito anche Sportiello che confermerà che quella mattina Muschitta era al lavoro proprio vicino a via Pascoli. Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, ha sempre ritenuto il testimone come la testimonianza più inattendibile ma nel contempo più dettagliata, una descrizione ironica per far capire come quanto detto dallo stesso uomo fosse ricco di particolari, alcuni anche per certi versi confermati, prima di ritrattare tutto. Ci si domanda quindi se la nuova procura che sta indagando su Garlasco abbia intenzione di riascoltare questo testimone, ma non essendo indagato potrà comunque avvalersi della facoltà di non rispondere, di conseguenza il tentativo potrebbe rivelarsi alla fine solo un buco nell’acqua.