A Lo Stato delle Cose Francesco Chiesa Soprani e i messaggi scambiati con Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi: ecco cosa è emerso
Nella puntata di ieri de Lo Stato delle Cose, vi era ospite Francesco Chiesa Soprani, manager nel mondo dello spettacolo e amico di Paola Cappa, una delle due gemelle nonché cugine di Chiara Poggi, ricordiamo, non assolutamente indagate nell’omicidio della ragazza. Francesco Chiesa Soprani si è scambiato a marzo una serie di messaggi vocali con la Cappa, una volta che è emersa la notizia della riapertura delle indagini (unico indagato Andrea Sempio), e dalle loro conversazioni sono emerse interessanti rivelazioni.
“I Cappa e i Poggi – dice Francesco Chiesa Soprani – sono certi che Stasi sia l’assassino e non esiste altra pista. Per Paola Cappa inoltre la chiamata è una sola di Sempio e non tre (dice riferendosi alle famose tre chiamate partire dal telefono di Andrea Sempio verso casa Poggi pochi giorni prima l’omicidio ndr), io le ho chiesto perchè poi non ha chiamato realmente Marco, perchè non esiste poi la chiamata a Marco Poggi. Tutto quello che dico risulta dall’11 marzo 2025, giorno in cui Sempio è stato chiamato a deporre il dna, fino al 20 marzo di quest’anno, in questi giorni abbiamo parlato esclusivamente di questa storia”.
PAOLA CAPPA E LA SPIEGAZIONE SU ANORESSIA E PEDOFILIA CERCATE DA CHIARA POGGI
E ancora: “Paola dice di non conoscere Sempio, era sincera, dice che non l’ha mai visto a casa Poggi, per lei era un ectoplasma che non conosceva la casa dei Poggi, ma sapeva che aveva già dato il dna e che era inutile ridarlo, questo è quello che raccontava in un messaggio”. Nella chiacchierata fra Francesco Chiesa Soprani e Paola Cappa emerge anche un possibile chiarimento in merito alle famose ricerche di Chiara Poggi sul suo pc: “Chiara faceva ricerche sul pc per aiutare Paola ad uscire dall’anoressia, abbiamo saputo che negli ultimi giorni non si frequentavano forse per un tentato suicidio di Paola, mentre le cartelle di pedofilia potrebbero essere legate al discorso che mi faceva Paola sulla pedofilia”.
E ancora: “Avevamo fatto un aperitivo a Milano, avevamo parlato di argomenti particolari anche personali e Paola mi fece presente che a Garlasco, nel settembre del 2006, pochi mesi prima della morte di Chiara, fu arrestato un pedofilo di 25 anni e i carabinieri lo hanno trovato con materiale pedopornografico”. Spesso e volentieri Paola Cappa parla di soldi, e il manager spiega: “Lei ribadisce spesso questo concetto dei soldi perchè c’è qualcuno che ci ha guadagnato su questa storia, ed è il cugino (non è ben chiaro a chi si riferisca ndr), che è andato in tv e si è comprato casa, lei è arrabbiata perchè ci ha guadagnato su questa tragedia”.
PAOLA CAPPA: “ERAVAMO ANDATE IN VACANZE A LONDRA…”
Sulla famosa foto in cui si vedono le due gemelle con Chiara Poggi con un vestito rosso, un fotomontaggio, è Paola Cappa che fa chiarezza sempre attraverso un messaggio vocale inviato a Francesco Chiesa Soprani: “Risaliva ad una vacanza che avevamo fatto a Londra da una zia in comune, fine era tutto qui, era un fotomontaggio perchè era l’unica foto in cui eravamo uscite bene tutte assieme, io voglio togliermi da dentro questa cosa, un giorno andrà in tv a dire questa, poi tornerà dietro le quinte, dico solo di questo fotomontaggio e basta, io un giorno lo devo dire”.
Infine Giletti manda in onda un’ultima frase associata sempre a Paola Cappa, non riguardante la chiacchierata con Soprani, in cui la gemella dice: “Mi manca Chiara? Non mi manca, neanche mia nonna, mi manca solo una pace, sarò egoista e tutto il resto, ma questo è quello che mi manca”. Un quadro che sicuramente appare più chiaro rispetto a qualche settimana fa quando era emersa una presunta frase detta dalla gemella Cappa “abbiamo incastrato Stasi”, che sembrerebbe non avere dei riscontri.
