Zona Bianca tratta il giallo di Garlasco e ha intervistato i due periti che hanno analizzato i computer di Stasi e Chiara Poggi
Zona Bianca, trasmissione di Rete 4 condotta da Giuseppe Brindisi, è tornata a parlare con i periti informatici che analizzarono il computer di Alberto Stasi e di Chiara Poggi, nell’ambito delle indagini riguardanti il delitto di Garlasco.
Si tratta di Roberto Porta e Daniele Occhietti, coloro che vennero incaricati dal giudice a redigere una perizia, che stabilì chiaramente che Stasi la mattina del 13 di agosto aveva acceso il pc alle 9:35 per poi lavorare alla tesi. Inoltre venne indicato che la povera Chiara non avesse n alcun modo visionato il materiale pornografico presente nel computer dello stesso assassino.
Si tratta di un aspetto importante in quanto la scoperta di foto vietate nel pc sarebbe uno dei possibili moventi: sarebbe infatti nata una lite e poi Stasi avrebbe ammazzato la compagna. “Se uno va ad analizzare obiettivamente i dati – spiega Occhetti a Zona Bianca – si rende conto che Chiara poteva allarmarsi molto di più dai contenuti presenti sul suo computer che non su quelli di Stasi”.
DELITTO DI GARLASCO, PERITI: “CERTI CONTENUTI TROVATI NEL PC DI CHIARA…”
Quindi aggiunge, argomentando: “Se il fatto che certi contenuti trovati nel pc di Stasi potrebbero aver causato una certa reazione da parte di Chiara, bisogna ammettere che la stessa reazione si sarebbe potuta generare nei confronti di altri soggetti che potevano utilizzare il suo computer perchè i contenuti hanno la stessa natura”.
E ancora: “I contenuti di Alberto Stasi non li aveva mai visti mentre i contenuti che potevano aver scaricato altri soggetti che utilizzavano il suo pc poteva averli visti”. Ma oggi si possono riesaminare i contenuti dei due computer? A riguardo il tecnico spiega: “Le copie sicuramente esistono, dovrebbero essere ancora conservate negli uffici giudiziari e sarebbe ancora possibile analizzare questi dispositivi magari con un incarico diverso dal nostro, forse più ampi”.
DELITTO DI GARLASCO, PERITI: “NEL PC DI CHIARA C’ERANO RICERCHE SU GARLASCO”
Sul materiale trovato nel pc anche le parole di Roberto Porta, altro perito incaricato dal giudice Vitello nel 2009 all’analisi dei dispositivi informatici di vittima e indagato: “Nel computer di Chiara Poggi c’erano ricerche legate a parole come pre teen, video, è stata rilevata una ricerca ‘sesso + Garlasco’, erano ricerche mirate a cercare un fatto specifico secondo me, questa è una mia opinione, quando metti la parola Garlasco cerchi qualcosa che è successo in quel luogo”. Poi ha aggiunto: “Abbiamo escluso che fossero ricerche fatte da Chiara perchè erano in orari in cui lei non c’era”.
Porta conclude così sul telefono di Chiara Poggi: “Una cosa che mi era saltata l’occhio era il fatto che non erano stati esaminati in dettaglio tutti i contatti della rubrica che c’era sul suo telefono”, un altro aspetto poco chiaro della prima indagine? La sensazione è che forse bisognava approfondire anche questo aspetto, ma c’è da dire che più volte l’ingegner Reale, consulente della famiglia di Chiara, ha spiegato che dal pc della vittima non era emerso nulla di rilevante.