Si parla del delitto di Garlasco su Canale 5 a Dentro la notizia, con l'intervista al carabinieri Silvio Sapone, che indagò su Sempio nel 2017

Si torna sul caso di Garlasco a Dentro la Notizia e il talk di Canale 5 ha intervistato Silvio Sapone, uno dei due carabinieri (l’altro è Spoto), che lo scorso venerdì hanno subito una perquisizione nell’ambito della nuova indagine di Brescia sulla presunta corruzione. Silvio Sapone racconta di non aver praticamente mai incontrato Andrea Sempio durante l’indagine del 2017: “Io l’ho visto in procura una volta e poi l’ho visto dove lavorava che lo stavamo pedinando”.



Quindi racconta: “Gli è stato notificato l’atto dal collega Spoto e mi sembra che forse non riusciva a trovarlo e gli fu fatto una telefonata per dirgli che c’era da notificargli l’atto, evidentemente Spoto non l’ha trovato subito, aspettava che divenisse reperibile sul luogo di lavoro”, riferendosi al fatto che la procura di Brescia sottolinea una certa anomalia nel comportamento di Spoto che ci avrebbe impiegato un’ora e dieci minuti per notificare l’atto. “Io non ho mai avuto contatti con la famiglia, con il padre, con la madre di Sempio magari ci siamo scambiati delle parole in attesa dell’interrogatorio…”.



DELITTO DI GARLASCO, SAPONE E LE TRASCRIZIONI

Quindi rimanda al mittente la possibilità che gli abbia anticipato le domande del magistrato: “Ma come faccio io a sapere cosa gli avrebbero chiesto i magistrati? Sempio ha parlato con il suo avvocato, vuoi che non l’abbia preparato sul suo interrogatorio?”. Sulle famose trascrizioni delle intercettazioni in cui vi sono diverse parti mancanti, Silvio Sapone spiega: “Venditti non ha visto le intercettazioni perchè non erano state trascritte? Certo, se non vengono trascritte telefonate interessanti poi uno come fa a saperlo? Io comunque non ero quello addetto all’ascolto delle intercettazioni, non mi ricordo chi fosse il collega, erano 4 o 5”.



Poi aggiunge: “Di queste intercettazioni ne ho saputo adesso io, non all’epoca, io quelle telefonate non le ho sentite personalmente. Il lavoro non è stato fatto da me e Spoto ma dall’intera sezione che c’era all’epoca, io non ho mai saputo di questa telefonata – ribadisce – e di queste cose che sono uscite adesso. Ci siamo parlati con Spoto ora? No no”.

Garlasco, Sempio (Foto: Dentro la notizia)

DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS E GLI INTERROGATORI: “NORMALMENTE…”

Dentro la notizia ha avuto in collegamento anche Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, che è tornato sull’interrogatorio a Sempio spiegando: “Normalmente le domande non si sanno e infatti normalmente quando io esco dagli interrogatori è difficile che un mio assistito mi dica, ‘ne abbiamo cannata una’, proprio perchè noi andiamo agli interrogatori senza sapere nulla”.

E ancora: “Se non vedi parte degli atti dell’indagine non sai alcun che, quindi è difficile ipotizzare le domande, si può fare una ricostruzione, si potrebbe dire ‘non ho ricostruito bene quel giorno o quel passaggio’ ma dire ne abbiamo cannata una mi ricorda le interrogazioni alle scuole”. Vedremo se da questa nuova indagine su Garlasco emergerà qualcosa di realmente significativo o si tratterà dell’ennesima bolla senza alcuna rilevanza.