Il delitto di Garlasco a Ignoto X, su La7, con le parole di Angela Taccia, legale di Andrea Sempio: ecco cosa ha detto su Lovati e non solo

In occasione della puntata di ieri della trasmissione di La7, Ignoto X, si è parlato del caso di Garlasco e ospite vi era l’avvocato Angela Taccia, legale che difende Andrea Sempio insieme a Massimo Lovati. Taccia è stata incalzata prima di tutto sulle recenti parole di Lovati rilasciate a Falsissimo di Corona, e la giovane legale ha spiegato: “Vorrei avvalermi della facoltà di non rispondere perché sono in una posizione complicata e difficile”.



“Ho sempre detto quanto fosse bravo a livello processuale e penalista Massimo Lovati, e per questo ho chiesto aiuto a lui quando Sempio mi nominò avvocato di fiducia a febbraio del 2025. Ma ho sempre detto che Lovati è genio e sregolatezza. Io non posso commentare quello che fa e dice Lovati, né voglio farlo. Io accetto gli inviti alle trasmissioni per quello che faccio e dico io, e per spiegare la posizione del mio assistito; non voglio però fare l’avvocato di Lovati né giustificare dei comportamenti che, devo ammettere, lasciano perplessa anche me”.



“Comunque col collega ci sentiremo e vedremo domani (oggi ndr): si farà il punto della situazione molto seriamente e capiremo il punto della situazione. Non metto in dubbio la buona fede di Lovati, questo è scontato, né la sua immensa intelligenza. L’unica cosa che ho già detto ad altri colleghi è che è un po’ difficile mantenere l’equilibrio con un mediatico così pesante, e gli avevo già detto che non mi sembrava il caso di passare la vita in TV. Quando compari in TV lo devi fare solo per difendere Sempio: tutto il resto mi lascia basita, ma in ogni caso lo chiarirò con l’avvocato Lovati”.



DELITTO DI GARLASCO, ANGELA TACCIA E IL CAMBIO GAROFANO PALMEGIANI

Sul cambio Garofano-Palmegiani: “Prima di tutto, col generale Garofano non ci sono stati problemi contenutistici relativi alla posizione di Andrea Sempio. Il generale, che continuo a stimare, ha sempre ribadito che Andrea Sempio non c’entra assolutamente niente in questa tristissima vicenda. I dissidi sono iniziati tempo fa, più che altro per una questione caratteriale sul modo di gestire la difesa e sul modus operandi. Io, forse per la mia età, tendo a fare molto squadra, a confrontarmi e unire le forze.

Il generale Garofano, che ha ovviamente più esperienza di me, probabilmente pensava di dirigere lui la difesa, anche quella giuridica. Su questo sono stata chiara fin da subito, e l’avvocato Lovati era d’accordo con me. Noi siamo gli avvocati, noi prendiamo le decisioni della sfera giuridica, basandoci anche sui consigli tecnico-scientifici. Ma nel momento in cui spieghiamo più di una volta che certe questioni non possono essere trattate, a quel punto bisognerebbe fermarsi. E però non è stato così”.

La Taccia fa comunque chiarezza su Lovati: “Con lui non c’è alcun dissidio”, aggiungendo che le difficoltà emerse sono solo “mediatiche. Mi preme precisare che la difesa di Sempio è solida. Io sto mantenendo bene il timone.

Poi Andrea Sempio deciderà, anche in base alle riunioni future con l’avvocato Lovati, cosa fare e da chi essere rappresentato”. Secondo la Taccia, le parole di Lovati non sono mai state buttate lì a caso: “Spesso l’avvocato Lovati dice le cose con un secondo fine: lui spariglia le carte, ma ha benissimo in mente dove vuole arrivare. Di tante sue uscite ero al corrente. Magari non ero d’accordissimo, ma lui ha più esperienza di me. L’unica cosa che mi lascia perplessa è che a volte prende con leggerezza certi rapporti umani, cosa che secondo me dovrebbe evitare, soprattutto in un momento così delicato”.

DELITTO DI GARLASCO, ANGELA TACCIA E LE TELEFONATE DI SEMPIO A CASA POGGI

L’avvocato si è quindi soffermato sui punti contestati a Sempio, a cominciare dalle famose tre telefonate fatte a casa Poggi, a Garlasco, quando l’amico Marco Poggi era in vacanza in Trentino: “La prima cosa che mi viene spontanea da dire, perché è errata, è che non è vero che Sempio non sapesse che Marco fosse in Trentino. La notizia non è ‘sbucata fuori’ nel 2017: lo ha sempre detto, fin dal 2008, e si vede dai verbali (SIT). Non sapeva le date di partenza e di ritorno. Lo ha detto lui e lo hanno detto anche tutti gli altri amici”.

“Altra cosa: non è vero che non ci siano mai state chiamate dal suo cellulare a casa Poggi nei mesi precedenti. Dai tabulati che abbiamo, il numero è il medesimo. Forse i giornalisti non se ne sono accorti, ma chi doveva indagare sì. Mediaticamente non passa il fatto che il numero di Sempio chiami casa Poggi, o viceversa, perché accanto al numero c’è il nome della madre, Daniela Ferrari, a cui all’epoca era intestato il cellulare.

Oltretutto, lo stesso Marco Poggi dichiarò che c’erano state chiamate, magari sospette mediaticamente, all’una o alle due di notte, spesso nel weekend”. Poi ha aggiunto, sulle sorelle Cappa, cugine di Chiara Poggi: “Noi della compagnia, almeno io, Sempio, Alessandro Biasibetti, non conoscevamo le gemelle Cappa, non le abbiamo mai neanche sentite
nominare. Le abbiamo conosciute dal fotomontaggio dopo l’omicidio”

Garlasco, Taccia (Foto: Ignoto X)

DELITTO DI GARLASCO, ANGELA TACCIA E LA SUA VECCHIA INTERVISTA

Angela Taccia, in una vecchia intervista, aveva spiegato di aver ricevuto la notizia della morte di Chiara Poggi attorno alle 14:30 di quel giorno, il 13 agosto del 2007, ma a riguardo fa chiarezza: “Quella mattina avevo gli allenamenti al golf club, sono tornata tardi e mangiavo tardi, verso le 14:00. Poi stavo un’ora, un’ora e mezza con i miei genitori e dopo mi mettevo sul divano. Se fate i conti, torno, faccio la doccia, mangio… saranno le 15:30.

Quando ho finito l’intervista, ne ho parlato con mia madre, che mi ha detto: ‘Guarda che non era così presto, era verso le 16:00’. Io ho pensato ‘appena dopo mangiato’, ma mangiando tardi, l’orario si sposta. È vero, ho sbagliato orario, ma è tutto spiegabile”.

Sul fatto che Lovati pensi che a commettere l’omicidio di Garlasco non sia stato né Sempio né Stasi: “La condivido in parte. Io, pur rispettando le sentenze passate in giudicato, più le leggo e più questo ‘oltre ogni ragionevole dubbio’ sulla condanna di Stasi non lo vedo. Ciò non significa che sia colpevole il mio assistito. Se abbiamo avuto il coraggio di dirlo è perché, per difendere una persona innocente, non dobbiamo per forza buttare fango su un’altra.

Noi sappiamo che Sempio è innocente”. Sull’indagine del 2007 ha aggiunto: “Ci sono tante cose che non tornano. Lo dico con rammarico: se le indagini nel 2007 fossero state svolte correttamente, oggi Andrea Sempio non si troverebbe in questa situazione. E forse neanche Alberto Stasi. La nuova indagine deve andare a fondo e magari mi farà cambiare idea anche su Stasi, se emergeranno elementi nuovi”.

DELITTO DI GARLASCO, ANGELA TACCIA SU SEMPIO E I SUOI GENITORI

Angela Taccia ha poi spiegato che la prima volta che ha incontrato Sempio per difenderlo gli ha chiesto se fosse colpevole o meno: “È stata la prima domanda che gli ho posto. Ero già abbastanza sicura, perché conosco Andrea da 20 anni e non è proprio il tipo da commettere un omicidio. Se lo facesse, sarebbe arrestato cinque minuti dopo. Non perché sia stupido, ma perché non è un calcolatore, non si ricorda quello che ha mangiato ieri.

Quando mi ha nominata, ho studiato gli atti e ho concluso che questo ragazzo non c’entra assolutamente niente: tutto torna come me lo racconta. Sono assolutamente certa e convinta. Questo non vuol dire che mi impegno così perché è innocente; un penalista difende anche i colpevoli. Ma non è il caso di Andrea Sempio”.

Sull’inchiesta di Brescia per corruzione, la Taccia precisa sui genitori di Sempio: “Ho già chiarito con loro e loro hanno chiarito nelle sedi opportune. Per adesso, ricordo che non sono indagati. A quello che sento mediaticamente non do peso finché non ho le carte in mano”.

La legale è poi certa: “Conoscendo i genitori di Andrea e Andrea stesso, escludo totalmente che abbiano dato dei soldi a qualcuno. Non posso escludere che qualcuno possa averlo proposto, ma loro hanno già chiarito tutto nelle sedi opportune”.