Delitto di Garlasco a Quarto Grado con le parole dell'avvocato di Andrea Sempio, Angela Taccia: ecco che cosa ha detto
Nel corso della puntata di ieri di Quarto Grado si è tornato su Garlasco e precisamente sul caso del verbale di Andrea Sempio, che ha sollevato un vespaio durante l’ultima settimana. Secondo quanto racconta l’indagato al talk di Rete 4, di fatto i carabinieri non chiusero il verbale quando lui tornò a casa a prendere lo scontrino, e per l’avvocato di Stasi, Antonio De Rensis, ciò rappresenta una grave omissione.
Angela Taccia, uno dei due legali di Sempio, ha provato a fare chiarezza, soffermandosi in particolare sulla questione dell’ambulanza. Nel corso della sit Sempio si sentì male e i carabinieri chiamarono i soccorsi, ma non si verificò alcun malore grave: “A Carmelo piace molto romanzare questa cosa dello svenimento – dice riferendosi ad Abbate, opinionista fisso di Quarto Grado – in realtà Sempre non è svenuto, aveva solo la febbre alta, hanno visto che non stava bene in quel momento quindi hanno solo chiesto l’ambulanza, cara grazia è andato anche con la febbre, quindi non aveva nulla da nascondere”.
DELITTO DI GARLASCO, TACCIA: “CHI ASSOCIA IL MALORE ALLO SCONTRINO…”
Quindi precisa: “Chi associa il malore alle domande sullo scontrino fa una suggestione, ma continuano a dirlo da mesi ormai e io continuo a chiarirlo”. Poi ha precisato: “Aveva preso due tachipirine 1000 quella mattina – non si è tenuto lo scontrino della farmacia – e per sicurezza i carabinieri chiamarono l’ambulanza.
In quei giorni del verbale non penso di averlo sentito, non me lo ricordo ma credo di no, noi ci sentivamo come gruppo, con ognuno di loro l’amicizia è nata nel 2005 e si è intensificata dopo il delitto, penso proprio di non averlo sentito comunque”.
Nuzzi ha poi chiesto ad Angela Taccia perchè si è intensificata la loro amicizia dopo il delitto e la legale ha replicato: “Un evento così tragico ci ha uniti tutti, nell’aiutare ad esempio Marco Poggi quando usciva di casa. Ora scriveranno che avevamo un segreto da nascondere? Scrivano quello che vogliono, non mi interessa ciò che dicono gli altri”.

DELITTO DI GARLASCO, TACCIA E L’IMPRONTA 33
Sull’impronta 33 e la consulenza presentata 48 ore fa dai consulenti di Alberto Stasi, la Taccia precisa: “Sulla traccia 33 ho sentito Andrea, mi ha detto che si aspettava questa consulenza di Stasi. Lui si affida al lavoro degli investigatori, cosa deve fare? Ha fiducia in quello che fanno gli inquirenti, spera che venga fatto tutto in modo corretto”.
“La difesa Stasi – ha continuato – aveva ampiamente anticipato il fatto che per loro nell’impronta vi era sangue, ma sono gli unici che dicono che c’è sangue. Come sta lui? Ha visto qualche amico nel frattempo, uscendo molto tardi a cena, in luoghi molto riparati, non è chiuso, il fatto di tornare a casa con i propri genitori se da un lato è meglio perchè stanno tutti insieme, dall’altro è peggio perchè secondo me avrebbe bisogno di più intimità e indipendenza, invece continua a vedere i suoi soffrire e questo lo fa stare male indubbiamente, lui comunque non si è mai isolato”.
