Delitto di Garlasco, incidente probatorio: dubbi della perita Albani sulla traccia sulle unghie di Chiara Poggi, nominato un nuovo perito per le impronte
Mentre i riflettori si accendevano sull’ex procuratore Mario Venditti, per l’indagine che lo vede accusato di corruzione, al tribunale di Pavia si teneva ieri la nuova udienza preliminare sull’incidente probatorio, durante la quale la perita Denise Albani ha parlato della traccia biologica individuata sulle unghie di Chiara Poggi.
Per la genetista, che nei giorni scorsi ha ottenuto i dati grezzi, la traccia è di difficile interpretazione. A svelare il retroscena è La Provincia Pavese, spiegando che l’esperta l’ha definito un “aplotipo parziale non consolidato misto”. Questa indiscrezione anticiperebbe una difficoltà nell’attribuzione della traccia con certezza.

Un dettaglio di non poco conto, visto che su quella traccia si basa la riapertura dell’inchiesta sul delitto di Garlasco. I risultati saranno discussi il 18 dicembre, visto che sono stati concessi altri 70 giorni per concludere gli esami.
DELITTO DI GARLASCO, I DUBBI SULLA TRACCIA SULLE UNGHIE DI CHIARA POGGI
La traccia, sparita perché consumata durante le analisi eseguite nella precedente indagine sul delitto di Garlasco, ora in realtà è una fotografia documentale che si trova nella perizia di Francesco De Stefano, il quale ebbe nel processo d’appello l’incarico di esaminare quel profilo genetico.
Per il consulente Carlo Previderè c’è una compatibilità col Dna di Andrea Sempio, ma l’incidente probatorio dovrà confermare o smentire questa conclusione. La perita Albani ha voluto dapprima recuperare i dati grezzi, non accontentandosi della foto, per questo ha richiesto la proroga dell’incidente probatorio, ma resta da capire come la genetista procederà con l’esame.
IMPRONTA 33 FUORI DALL’INCIDENTE PROBATORIO
Nell’udienza di ieri si è discusso anche dell’impronta 33, anche questa attribuita al nuovo indagato del delitto di Garlasco. Si tratta della traccia trovata sulle scale della cantina della villetta dei Poggi, ma si è deciso di lasciarla fuori dall’incidente probatorio. Il giudice ha deciso, invece, di nominare il dattiloscopista Giovanni Di Censo per le impronte paradesive individuate nella villetta e sulle impronte riscontrate sul sacchetti dei cereali e nella spazzatura.
