L'avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, intervistato stamane dai microfoni di Rai Uno, Storie Italiane: cos'ha detto
Quella di oggi sarà una giornata molto importante per quanto riguarda le nuove indagini sull’omicidio di Garlasco. Oggi si terrà infatti l’incidente probatorio che stabilirà o meno se i reperti biologici di Andrea Sempio e altro materiale raccolto negli ultimi mesi, siano utilizzabili come possibili nuove prove. Si tratta quindi di una giornata cruciale visto che potrebbe “rivoluzionare” quanto raccolto fino ad oggi o eventualmente mettere uno stop. Storie Italiane ha potuto parlare con l’avvocato di Alberto Stasi, Alberto De Rensis, prima dell’arrivo al tribunale, nonchè con Giada Bocellari, storica legale che segue il condannato dall’inizio di questa triste vicenda.
“Oggi si svolge l’incidente probatorio – dice De Rensis – avremo i conferimenti dell’incarico, è solo l’inizio, non sappiamo cosa faranno le altre parti. Questo è uno dei momenti dell’indagine, l’indagine non è solo questo ma anche ci sono persone molto per bene e capaci che stanno lavorando senza preconcetti e senza pregiudizi per capire se vi sia stato qualcosa di diverso. Tutti i magistrati vanno rispettati, sia quelli precedenti ma anche quelli attuali, che hanno avuto un grande coraggio”.
E ancora: “Non faccio riferimenti ad alcuno ma credo che chiunque usi terminologie forti verso i magistrati tipo tesi strampalate, assurdità e abusi, commette un errore per il semplice fatto che bisogna conoscere le storie professionali delle persone e poi valutare il lavoro ed esprimere i giudizi, ma giudizi prima così forti io non li condivido, non fanno parte di me. Io non ho mai criticato i magistrati che non mi hanno dato ragione, io osservo, faccio quello che mi compete con grande fiducia e grande apprezzamento verso i magistrati e l’arma dei carabinieri”.
DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS: “I MAGISTRATI DELLA NUOVA INDAGINE…”
Sull’incidente probatorio: “E’ stata una scelta della procura e se le rispondessi con le mie idee non sarei coerente. Sono certo che i magistrati quando hanno valutato la scelta hanno fatto i loro ragionamenti e le loro valutazioni e credo che anche questo abbia un senso. Seguiamo questa indagine senza paura, senza preconcetti, pensando che chi sta investigando ha messo anche se stesso in gioco e quindi vuol dire che ha tanto coraggio e tanta professionalità, per fare il magistrato bisogna avere tanto coraggio e sicuramente questi magistrati ce l’hanno”.
Sul materiale genetico raccolto a Garlasco e sugli indiziati: “Immaginiamo che l’esame del dna sulle unghie di Chiara Poggi si possa fare, quindi è importantissimo dna e l’incidente probatorio ma non nasce tutto qui e non finisce tutto qui. Noi vogliamo osservare questa indagine per molto tempo per rispetto nei confronti di chi sta indagando, l’ipotesi di una possibile revisione di Stasi è in secondo piano. Noi rispettiamo la sentenza e Alberto la sta rispettando in tutto, noi ci aspettiamo che questa indagine possa riscrivere la storia e che possa valutare in maniera diversa elementi tralasciati o valutati forse in maniera unilaterale.
DELITTO DI GARLASCO, GIADA BOCELLARI: “NON SAPPIAMO NULLA SULL’INDAGINE”
E ancora: “Chiedo a voi di avere lo stesso metro di severità sulle indagini di Garlasco di oggi ma anche su quella di ieri, che ha presentato tanti buchi e non piccoli. Ora siamo attentissimi di una indagine fatta con grande scrupolo. Alberto – ha aggiunto – vive con grande speranza e un po’ di paura di ‘svegliarsi’, osserva con uno stato d’animo che tutti noi possiamo immaginare, ricordando che si professa innocente”. Sugli sms delle sorelle Cappa: “Non so assolutamente nulla di questo aspetto, non è un argomento per me perchè non so nulla di questi presunti messaggi”.
L’avvocato Giada Bocellari ha aggiunto: “Dobbiamo essere prudenti, oggi è una giornata importante, c’è il conferimento incarico poi inizieranno le analisi. Sulle indagini tradizionali in realtà non sappiamo niente nonostante si siano sentite tante cose, bisogna essere prudenti. Io ho letto di utto, non sono in grado di distinguere ciò che è vero o meno, non mi risulta che la procura abbia fatto dei comunicati, quindi qualunque ipotesi resta nell’ambito dell’ipotesi, mi sembra tutto molto azzardato”. Sui tempi: “Bisognerebbe chiederlo alla procura posto che non sappiamo nulla, è impossibile fare previsioni. Ma credo che la perizia dell’incidente probatorio arriverà dopo l’estate”.
DELITTO DI GARLASCO, POLITI SUL COMANDANTE COPPOLA: “MI HA DETTO DI FARE ATTENZIONE”
Chiara quindi la posizione degli avvocati di Alberto Stasi che invitano alla prudenza ma nel contempo a non “condannare” questa nuova indagine che potrebbe portare a dei possibili nuovi risvolti, e magari, “cancellare” in qualche modo la posizione dell’ex compagna di Chiara Poggi. Alessandro Politi, inviato di Storie Italiane che si trova attualmente a Milano dinanzi al tribunale, ha fatto sapere di aver parlato con il Comandante dei carabinieri Vincenzo Coppola, generale, che ha spiegato: ‘fate molta attenzione a quello che comunicate visto che i materiali raccolti non sappiamo a cosa si riferiscano’, quindi prima di puntare il dito e di condannare qualcuno bisogna fare davvero molta ma molta attenzione”. Da segnalare anche che ieri Andrea Sempio è stato convocato in caserma, insieme alla mamma e all’avvocato, e nel corso di questa visita è stata fatta una copia forense del cellulare della donna.
In chiusura di blocco Storie Italiane ha parlato anche con l’avvocato Tizzone della famiglia di Chiara Poggi, che ha spiegato: “Non sappiamo nulla, dopo 18 anni fa specie pensare che guardano i canali mentre 18 anni fa non guardarono i canali e non guardarono il giardino di Stasi, quindi bene che si facciano queste cose. Noi siamo per la verità, non ci opponiamo agli accertamenti, speriamo solo che tutto venga letto insieme a quello fatto prima altrimenti sarà un lavoro inutile. Non ci sorprende nulla, ci sorprendeva che prima non siano state fatte queste cose, Garlasco è pieno di canali quindi perchè non andare a vedere anche lì”. La famiglia di Chiara Poggi si dice da sempre convinta che Alberto Stasi sia l’omicida e anche questa nuova indagine non sembra farle cambiare idea.
