Garlasco, analisi Dna sul tampone orale di Chiara Poggi confermano tracce biologiche maschili di una terza persona non ancora identificata
Delitto Garlasco, sono stati resi noti i risultati dell’analisi genetica effettuata sulle tracce trovate a casa di Chiara Poggi. In particolare quelli relativi all’esame del tampone orale sulla vittima che aveva stabilito la presenza di una terza persona, ancora ignota, sulla scena del crimine. La perizia ha escluso qualsiasi compatibilità con i profili del gruppo di amici di Andrea Sempio: Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti, i ragazzi che erano già stati ascoltati in quanto frequentatori abituali della villetta e che si ipotizzava potessero aver concorso all’omicidio insieme al principale indagato e ad Alberto Stasi le cui prove rilevate nel corso della prima indagine sono state confermate anche dalla nuova inchiesta.
L’incidente probatorio quindi dovrà ora concentrarsi proprio su questo elemento del Dna sconosciuto, che potrebbe spiegare la tesi formulata dall’accusa sulla collaborazione tra più persone nel caso, dimostrata da un ulteriore materiale nel quale è presente il cromosoma Y estraneo ai due accusati, ma anche agli altri protagonisti come Marco Poggi e il padre di Chiara.

Dna sconosciuto sul tampone orale di Chiara Poggi non è degli amici di Sempio, Lovati: “Traccia è di un sicario”
Dopo la diffusione delle analisi genetiche sul tampone orale di Chiara Poggi, che ha stabilito la presenza di un terzo Dna maschile sulla scena del delitto di Garlasco, al momento definito come “ignoto 3” in quanto non corrispondente con nessuno dei profili confrontati, è tornato a parlare l’avvocato di Andrea Sempio Massimo Lovati.
Il legale, continuando a sostenere la tesi del delitto commesso da un solo assassino. Intervistato dal Tg1 ha infatti dichiarato: “Non siamo alla vigilia di una svolta“, precisando che la traccia biologica rilevata potrebbe essere frutto di una contaminazione e quindi non significativa dal punto di vista delle indagini, e definendola: “Fumo negli occhi o una perdita di tempo“. Ha poi aggiunto che, nel caso si confermasse che il tampone non sia stato contaminato, allora potrebbe anche appartenere alla persona che ha ucciso Chiara Poggi, che però sicuramente è un sicario, come aveva già sottolineato nelle sue ipotesi formulate nel corso della difesa del nuovo imputato nel caso.
