La conferenza stampa di Silvia Salisi, sindaca di Genova, in merito ad un presunto dossieraggio nei suoi confronti durante le elezioni
La neo sindaca di Genova, Silvia Salis, eletta soltanto poche settimane fa con il Partito Democratico, ha parlato nella giornata di ieri in conferenza stampa, rivolgendosi ai dipendenti del Comune del capoluogo ligure, dicendo loro che “Se qualcuno vi obbliga a fare qualcosa che non dovete fare”, lo stesso va denunciato, e precisando che chi obbligherà qualcuno a fare ciò che non dovrà “verrà cacciato” direttamente dal Comune.
Le dichiarazioni della neo sindaca sono riportate stamane da tutti i principali quotidiani online a cominciare da Il Fatto Quotidiano, e arrivano mentre a Genova è emerso uno scandalo che riguarderebbe anche la polizia locale, protagonista di presunti abusi e corruzioni. La vicenda ruoterebbe però in particolare attorno all’ex assessore di Fratelli d’Italia, Sergio Gambino, che per provare a screditare proprio Silvia Salis avrebbe ordinato una sorta di dossieraggio nei suoi confronti, il cui cuore sarebbe incidente stradale capitato alla neo sindaca nel 2024.
GENOVA, DOSSIERAGGIO CONTRO SILVA SALIS. COSA E’ EMERSO
Gambino, in quella circostanza, si sarebbe stato fatto aiutare dal comandante della polizia di Genova, Gianluca Giurato. Un modus operandi purtroppo “classico” sempre se confermato, durante le campagne elettorali, colpi bassi ai danni degli avversari per fare in modo che gli stessi perdano consensi e quindi voti.
Ma Gambino, scrive ancora il Fatto Quotidiano, sarebbe al centro anche di un altro filone di inchiesta, visto che lo stesso esponente di FdI avrebbe fatto – il condizionale è d’obbligo – delle pressioni per favore degli imprenditori a lui amici, in merito ad appalti pubblici e incarichi vari, ricevendo una serie di favori come bonifici, regali, rate di leasing, ma anche cene elettorali pagate.

GENOVA, TRE FILONI DI INDAGINI E LA CONDANNA DI SILVA SALIS
C’è infine un terzo fronte di indagini parallele che riguarda appunto la più volta sopracitata polizia locale, accusata di falso ideologico, peculato ma anche lesioni. Il tutto sarebbe emerso da una chat frequentata da alcuni esponenti della polizia locale, in cui si parlerebbe di schiaffi alle persone fermate, ma anche un calcio ai testicoli con tanto di referto ospedaliero. Inoltre, vi sarebbe l’esistenza, secondo l’inchiesta, di una cassa comune in cui finivano i contanti e gli oggetti sottratti durante le perquisizioni.
Per Silvia Salis, se ovviamente queste accuse risulteranno fondante, si tratta di una “Responsabilità politica gravissima”, riferendosi al “chiedere una cosa che non poteva, facendo valere il suo potere”. La vicenda era emersa dopo che tre agenti avevano deciso di rivolgersi alla Procura nel 2024, sottolineando come delle piccole dosi di droga fossero state trattenute degli agenti: “Siamo al lavoro per una riorganizzazione che è necessaria”, prosegue Silvia Salis, spiegando che “Alcuni si sentivano coperti”. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane dopo questo presunto scandalo.
