• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Esteri » America Latina » DIARIO BRASILE E ARGENTINA/ I guai che accomunano Lula e Milei

  • America Latina
  • Esteri

DIARIO BRASILE E ARGENTINA/ I guai che accomunano Lula e Milei

Arturo Illia
Pubblicato 11 Agosto 2025
Lula, presidente del Brasile ai BRICS (Foto: ANSA)

Lula, presidente del Brasile ai BRICS (Foto: ANSA)

I Presidenti di Brasile a Argentina, Lula e Milei, stanno vivendo un momento difficile per via delle scelte adottate

Brasile e Argentina, i Paesi economicamente più potenti e vasti dell’America latina, stanno attraversando problematiche che sono profondamente legate con gli attuali poteri politici nazionali, i cui leader, rispettivamente Lula da Silva e Javier Milei, hanno seri problemi che si possono ripercuotere negativamente sul futuro delle due nazioni.


Putin: “Dombass sarà nostro, coi negoziati o con le armi”/ Trump accelera sulla pace: oggi round USA-Ucraina


Ovviamente ciò di cui bisogna tener conto è che questi due Presidenti appartengono politicamente a fronti diametralmente opposti non tanto come una presunta sinistra e una destra liberale, ma costituiscono due populismi, ovviamente di segno opposto, ma sempre legati a ideologie che presuppongono la totale mancanza di dialogo con le opposizioni, fatto che si traduce poi in questioni che, specie per il Brasile, investono anche le relazioni Internazionali.


TAIWAN/ Tokyo con Taipei come l’Ue con Kiev, non è in grado di aiutarla senza Trump (che può cedere a XI)


E iniziamo proprio da qui, cominciando dal “caso Zambelli” che ha registrato uno sviluppo a dir poco “collodiano” se vogliamo riferirci al personaggio di Pinocchio: difatti il ministro della Giustizia Ricardo Lewandowski, a proposito dell’estradizione della deputata italo-brasiliana, ha dichiarato di come il suo Paese “di recente ha estradato Cesare Battisti (ex terrorista ricercato dalle autorità italiane, condannato all’ergastolo e protetto proprio dal Brasile, ndr) in Italia. E poiché – continua – in questo campo prevale il principio della reciprocità, ci auguriamo che il Governo italiano estradi questa donna in Brasile il prima possibile”.


GOVERNO E UCRAINA/ Decreto armi e invito del Papa, quel doppio "messaggio" alla Meloni


Qui i casi sono due: o Lewandowski ha il naso lungo oppure non ha memoria, perché per oltre 11 anni (come già citato nel nostro precedente articolo) l’ex terrorista dei Pac ha potuto risiedere tranquillo nel suo Paese perché le autorità brasiliane hanno ostinatamente negato il permesso e mancato proprio quel “rispetto” che ora invocano e tutto per l’ostinazione proprio dell’attuale Presidente Lula. Difatti poi, nel 2019, con Bolsonaro al potere, Battisti si rifugiò in Bolivia, dove venne catturato ed estradato.

Da notare inoltre che proprio Lewadowski era all’epoca membro del Supremo Tribunal Federal e il suo voto è stato favorevole alla sentenza del 2011 che approvò la decisione di Lula sull’estradizione e lo scarcerò.

Ma in questo momento i problemi per il Governo sono anche legati alle sanzioni che gli Usa hanno applicato economicamente con dazi del 50% che colpiscono duramente l’economia del Paese: applicati per delle ragioni collegate anche al caso sopra citato, soprattutto non solo per i domiciliari ai quali è stato condannato Jair Bolsonaro, ma anche per l’estrema parzialità del potentissimo Giudice della Corte Suprema Alexandre De Moraes, che ha creato un clima antidemocratico basato non solo su sentenze decisamente manovrate, ma anche su un severissimo controllo sui media e i social del Paese, negando in pratica la libertà di espressione.

Il colmo si è visto proprio durante un servizio di una giornalista dell’importantissima Rede Globo che annunciava questa vera e propria dittatura informatica: la trasmissione è stata immediatamente censurata.

Lula ha fatto sapere di voler replicare ai dazi trumpiani con misure simili da applicare alle importazioni dagli Usa, ma il Presidente statunitense ha già dichiarato di voler rincarare ancor di più il livello di tasse, portandolo anche oltre la percentuale dichiarata.

La cosa strana è che ovviamente Lula, che ha presentato denuncia alla Wef contro la manovra, non abbia attuato invece nessuna protesta nei confronti dell'”amico”, Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, che ha imposto addirittura il 70% di dazi unilateralmente e contro l’accordo raggiunto tempo fa tra i due Paesi che invece avevano abolito ogni tassazione nel reciproco commercio. Staremo a vedere cosa accadrà ora nei vari versanti di questa questione, ma il rischio è che in quella che coinvolge il nostro Paese Lula si sia dato la zappa sui piedi da solo.

Javier Milei (Ansa)

Passando all’Argentina di Milei c’è da registrare il veto imposto dal Presidente sulle leggi che riguardano l’aumento e la moratoria sulle pensioni e anche le emergenze per l’invalidità, provvedimenti adottati dal Senato dopo una votazione favorevole alla loro introduzione fatta il 10 luglio scorso.

Abbiamo sempre sostenuto che il sistema statale del Paese abbia partorito decisioni che hanno messo in crisi i bilanci nazionali e la stessa ministro dell’Interno Sandra Pettovello aveva scoperto degli scandali incredibili che riguardavano non solo sussidi regalati a chi non spettassero, ma pure pensioni fasulle e posti di lavoro nell’amministrazione statale concessi a migliaia di persone che si presentavano solo per incassare lo stipendio: fatti da sempre conosciuti nell’Argentina manovrata dal peronismo prima e perokirchnerismo poi e quindi questi tagli erano attesi da tempo nella loro risoluzione.

Ma qui la situazione si sta ribaltando e purtroppo, invece che risolvere solo i cancri del sistema, il Governo ha praticamente imposto la cancellazione di fondi destinati a tentare di innalzare le miserrime pensioni oppure a colpire profondamente i disabili veri, quindi un tessuto sociale che una persona con un minimo di sentimento del bene comune non avrebbe minimamente toccato.

A questo bisogna aggiungere il taglio profondo nel Sistema sanitario nazionale, quindi un settore nevralgico in un potere che, seppur imponendo un liberalismo assoluto anche condivisibile in alcuni settori, non può colpire in forma così profonda la salute dei suoi abitanti, anche perché contemporaneamente le mutue private applicano tariffe talmente stellari da impedire agli assistiti di continuare a godere dei loro servizi.

Milei ha dichiarato di aver preso le decisioni per evitare un aumento di circa il 6,00% delle spese amministrative, fatto che secondo lui impedirebbe di raggiungere i traguardi fiscali prospettati dal suo Governo: ma il caso strano è che non molto tempo fa una votazione effettuata nel Senato su di un provvedimento che aumentava moltissimo gli stipendi dei Senatori non fosse seguito da nessun veto presidenziale. E stiamo parlando di cifre totali di stipendi di circa 9 milioni e mezzo di pesos, mentre le pensioni dalla miserrima cifra di 379.355 della minima (circa 300 dollari) sarebbe arrivata a 441.600, cifra altrettanto bassa, sopratutto considerando i contributi pagati nella vita lavorativa.

Ora la questione, per essere cancellata nel pessimo provvedimento presidenziale, dovrà ottenere per lo meno i due terzi dei voti in una nuova sessione, dato che Milei non può imporre il veto quando il Congreso de La Nacion insista con un provvedimento poi vietato.

In ottobre comunque ci saranno elezioni provinciali e, nonostante l’accordo, a dir la verità piuttosto complicato, tra il movimento di Milei (LLA La libertda que avanza) e il PRO di Mauricio Macri, l’impressione è che le politiche decisamente impopolari e che, oltre a essere il contrario di quanto promesso in campagna elettorale, si instaurano in un momento dove il potere di acquisto dei salari è fortemente diminuito e i prezzi aumentati a livelli europei, oltre a un’inflazione che ha riportato il dollaro a valori alti, con un aumento del 16%, non possano fare altro che provocare una crisi che potrebbe aprire spazio, in caso di probabile sconfitta, anche alle dimissioni dell’attuale Presidente.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: LulaDonald TrumpJair BolsonaroInflazioneDazi

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di America Latina

Ultime notizie

Gli archivi del canale di America Latina

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net