Dopo i casi Jacob Blake e George Floyd, un’altra vittima afroamericana per mano della Polizia negli Usa: come reso noto dalla stampa statunitense, ieri a Los Angeles le forze dell’ordine hanno colpito e ucciso il 29enne Dijon Kizzee. Secondo una primissima ricostruzione dei fatti, l’uomo sarebbe stato raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco al termine di una colluttazione con uno degli agenti. La rissa sarebbe scoppiata al termine di un inseguimento, ma sono attesi aggiornamenti dalle indagini per confermare alcuni dettagli del racconto. The Sun Us spiega che Kizzee è stato fermato per aver violato il codice della strada mentre andava in bicicletta lungo la 110th Strada e Budlong Avenue: anziché sottoporsi al controllo, l’afroamericano ha abbandonato la sua bici ed ha iniziato a correre via. Raggiunto da un agente, Kizzee ha iniziato a prenderlo a calci e pugni, e sarebbe spuntata anche una pistola. A quel punto gli altri poliziotti hanno iniziato a sparare: il 29enne è morto sul colpo, non ci sono stati altri feriti.
Dijon Kizzee, altro afroamericano ucciso dalla Polizia: proteste a Los Angeles
Sul posto sono giunti altri agenti di Polizia: «Dobbiamo ancora effettuare gli accertamenti del caso e sentire gli agenti per vedere esattamente cosa sia successo», ha spiegato il tenente Dean. Poi un commento sul possibile eccesso di violenza da parte dei poliziotti contro Dijon Kizzee: «Se questo uomo stava cercando una pistola automatica, direi che probabilmente è per questo motivo che gli agenti hanno reagito con forza». L’uccisione del 29enne ha gettato benzina sul fuoco a proposito delle proteste in corso in tutti gli Usa: ore di tensione a Los Angeles dopo la “chiamata alle armi” del movimento Black Lives Matter. «No justice, no peace», «Say his name» e «Black Lives Matter» i cori intonati dai manifestanti, come riportato da The San Us. C’è grande preoccupazione a LA per la sicurezza pubblica e per questo motivo le autorità hanno deciso di bloccare gli accessi al quartier generale di South Los Angeles.