Cresce anche dall’altra parte dell’Atlantico il gruppo degli antagonisti della mascherina per proteggersi dall’eventuale contagio da Coronavirus; dagli USA, infatti, si segnalano fake news messe in circolazione proprio da questi ultimi e tese a farli accedere all’interno dei negozi senza che indossino alcun tipo di protezione delle vie respiratorie. Un tema che ha suscitato anche l’intervento del portale respectfulinsolence.com, il quale ha posto l’accento sulla politicizzazione dei mandati di sanità pubblica, sottolineando come non si debba essere sorpresi dal fatto che essa abbia infettato l’opinione comune in riferimento al Covid-19, con particolare attenzione alle ordinanze di utilizzo della mascherina come strategia per rallentare la diffusione del virus. Un recente studio suggerisce che i Paesi che hanno imposto l’uso di mascherine facciali in anticipo hanno avuto risposte migliori nella pandemia. Non ci sarà mai uno studio clinico controllato randomizzato su questo, ma l’evidenza osservazionale si è fatta via via più convincente.
CLIENTI SENZA MASCHERINA NEI NEGOZI? L’ULTIMA BUFALA PROVENIENTE DAGLI USA
Coloro che si oppongono fermamente a indossare la mascherina negli USA, tuttavia, non si sono persi d’animo e hanno tentato di ingannare i proprietari di negozi e ristoranti, facendo credere loro di trovarsi in una condizione di salute (disabilità legata ad allergie, per esempio) che precluda l’uso della maschera, con tanto di scheda cartacea pronta per essere esibita. A un primo sguardo superficiale, la carta sembra reale (anche se le card emesse dal Governo federale di solito hanno un design e una plastificazione migliori), anche se si tratta di un documento che chiunque abbia una stampante a colori e una plastificatrice può essere in grado di produrre. Inoltre, la “Freedom to Breath Agency” non è sicuramente un’agenzia governativa. Insomma, la carta sembra semilegittima, ma è assolutamente non ufficiale e priva di alcun valore legale. Come notato dal Dipartimento di Giustizia, la carta può includere un messaggio che suggerisce che l’esenzione dalle regole sulle mascherine facciali è consentita dall’Americans with Disabilities Act (ADA). Altra informazione falsa e fuorviante.