La New York University ha deciso di licenziare un docente in quanto troppo severo. Nel mirino, come si legge sul Corriere della Sera, è finito in particolare Maitland Jones, 84enne ritenuto un luminare della chimica e un illustre scienziato, nonché un innovatore nella didattica. Peccato però che lo stesso, nonostante una brillante carriera a Princeton, sia stato licenziato in tronco in quanto ritenuto fin troppo severo. In poche parole il suo esame, considerato storicamente uno dei più selettivi, non è piaciuto a 82 suoi studenti, quelli che hanno avuto brutti voti, e gli stessi hanno firmato una petizione.
La New York University ha deciso di licenziare il docente, e il direttore responsabile del reclutamento di nuove matricole, Marc Walters, ha spiegato: «Allunghiamo una mano gentile verso gli studenti e coloro che pagano le loro rette», senza nascondersi quindi. Del resto il costo dell’università newyorkese può arrivare fino a 70.000 dollari in un anno, una cifra tutt’altro che indifferente.
DOCENTE NEW YORK UNIVERSITY LICENZIATO IN TRONCO: IL PROBLEMA DELLA MERITOCRAZIA NELL’ISTRUZIONE USA
A nulla, ricorda il quotidiano di via Solferino, è valso lo sdegno di docenti e altri studenti, e il caso è finito sul New York Times: “Tra le righe – commenta il Corriere della Sera – s’invoca comprensione verso la Generazione Z, che ha subito la pandemia e la didattica a distanza. Lo stesso quotidiano però ricorda che Jones cominciò a notare un inquietante calo di apprendimento già da un decennio”.
Quanto accaduto alla NY University sembrerebbe essere solo l’ultimo di una serie di episodi che sta riguardando l’intero sistema americano dell’istruzione, che appare sempre meno meritocratico. Ad esempio nell’Oregon, dove gli studenti afroamericani avevano i risultati peggiori negli esami di matematica, hanno deciso di abolire quel tipo di prove. A San Francisco, invece, si è deciso di abolire la selezione basata sul merito, e lo stesso ha fatto anche la Grande Mela, smantellando la selezione all’ingresso.