Il giallo di Domenico Salvi, le novità dopo 11 anni dalla scomparsa
Il giallo di Domenico Salvi è stato affrontato nel corso della passata puntata di Chi l’ha visto, con la presenza in studio della mamma Anna e della sorella del giovane. La donna ha spiegato di aver quasi da subito avuto delle sensazioni spiacevoli sulla scomparsa del figlio. “Nei primi momenti ho pensato che se ne fosse andato, ma poi con gli anni, con il tempo, è impossibile”, ha aggiunto. Sono trascorsi oltre 10 anni dalla sparizione di Domenico Salvi sparito da Villaricca (Napoli), l’8 luglio 2011. Ad oggi la famiglia non conosce ancora la verità sulle sorti del ragazzo. Ai microfoni di Chi l’ha visto, la donna ha parlato del grande dolore causato dalla sparizione del figlio: “Un dolore che non guarirà mai, mi hanno dato un cancro a vita”.
Domenico Salvi era un giovane dal carattere esuberante e lo stesso avvocato Antonio Laurenzo, difensore della famiglia, ha ribadito i piccolissimi e “insignificanti” precedenti, tutti dovuti a un uso di sostanze stupefacenti. Possono questi aver causato il suo allontanamento? Ora la madre non crede più che Domenico possa essere andato via: “Troppo silenzio, ma poi mio figlio non era capace di stare lontano tutto questo tempo”.
Domenico Salvi: l’auto andata a fuoco
L’ultima volta che Domenico Salvi fu visto a Villaricca erano le 13.30 circa dell’8 luglio 2011. Dopo circa due ore a otto chilometri di distanza la sua auto fu rinvenuta in fiamme. Ma cosa è successo a Domenico? L’auto andata alle fiamme dovrà essere subito smaltita poiché considerata rifiuto tossico. In realtà l’auto rimase lì ma dopo pochi giorni qualcuno di non identificato fece sparire i resti di ciò che rimaneva ancora della vettura. Mentre l’auto bruciava ancora, la sorella di Domenico, giunta sul posto, si accorse di un dettaglio: “Notai che il suo sedile era allo stesso livello del passeggero cosa che non era mai così perché lo teneva sempre spostato più avanti. A mio avviso è come se al posto guida non ci fosse mio fratello”.
Le indagini purtroppo non danno le risposte che la famiglia cercava: non ci sarebbero elementi su cui indagare ed il caso viene archiviato. Nonostante questo, in caso di nuove prove non esclude che le indagini possano essere agevolmente riaperte. L’avvocato di famiglia, una volta ottenuto il fascicolo completo scopre che era stata inviata una lettera anonima all’autorità giudiziaria: “Abbiamo ritrovato lettere anonime inviate a stazioni dei carabinieri con nomi, cognomi e soprannomi di persone che probabilmente hanno ucciso Domenico. Dicono addirittura dove sta il corpo del ragazzo”.
Lettera anonime e intercettazioni: l’appello della sorella
Il corpo di Domenico Salvi sarebbe stato occultato, secondo quanto si legge nella lettera anonima, proprio in un campo davanti a dove fu rinvenuta l’auto in fiamme. L’avvocato avrebbe cercato di saperne di più guardando le foto dell’auto “ma non ci sono nel fascicolo”. Non ci sarebbero neppure filmati. La lettera, secondo quando fanno sapere gli investigatori, sarebbe stata verificata così come controllate le persone indicate. Non è tutto, poiché esisterebbe anche una conversazione ritenuta importante dai familiari di Domenico.
Due uomini, intercettati, parlano di una donna che li avrebbe minacciati di “rivoltare Villaricca” se non avessero fatto trovare il corpo di Domenico Salvi. Di chi si tratta? “Quell’auto conteneva tantissimi elementi”, ha piegato l’avvocato in studio. La sorella ha voluto lanciare un appello all’intero paese: “Se qualcuno sa, un gesto caritatevole, anche la donna della telefonata, perché insiste dicendo che sanno dove sta? Chiedo umilmente a questa donna che è e se gentilmente sa qualcosa”.