Sono di profondo apprezzamento le parole della principessa del Kuwait, Sheika Hussah Sabah al Salem al-Sabah, nei confronti di Papa Francesco, che ha incontrato ieri in occasione dell’udienza generale, e dal quale ha ricevuto una medaglia del pontificato. ‘Sono ammirata – ha ha detto la principessa parlando con ANSAmed – per il suo modo spontaneo di presentarsi al pubblico”.
Il Kuwait è un paese che conta molte chiese cristiane e diverse fedi, ed ha avviato relazioni con il Vaticano, oltre a scegliere un cattolico come ambasciatore presso lo Stato Pontificio, e nonostante il 95% della popolazione sia di fede musulmana, la costituzione garantisce la libertà di culto. Situazione diversa rispetto alla vicina Arabia Saudita, dove non esiste libertà religiosa.
La principessa e il marito, il ministro Nasser Sabah Ahmed al-Sabah, si sono recati in Italia per partecipare domani all’Auditorium di via della Conciliazione ad una tavola rotonda sul tema della libertà religiosa, dove la principessa interverrà parlando di arte. A questo incontro parteciperanno tra gli altri anche il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura del cardinale Gianfranco Ravasi ed il rabbino David Rosen. “L’arte parla il linguaggio di tutte le fedi – dice la principessa Hussah – e di valori umani condivisi”.
Il 21 febbraio scorso, in occasione del ricevimento a Roma per il 22° anniversario della liberazione del Kuwait, il sottosegretario agli esteri Staffan de Mistura aveva evidenziato i buoni rapporti tra Italia e Kuwait e auspicato un loro rafforzamento anche sul piano culturale.