Roma capitale, non solo di Italia ma delle nascite. Lo rivela un’indagine “Nascere a Roma oggi”, realizzata dall’associazione il Melograno in occasione della Festa della Mamma di domenica 12 maggio. A Roma infatti, nascono in media 70 bambini al giorno e l’identikit della madre tipo è: single, non più giovanissima e che partorisce grazie al taglio cesareo.
A Roma è possibile partorire in 25 “punti nascita”, suddivisi tra strutture pubbliche e private, in una casa maternità (l’unica è a Ostia, Acqualuce), o a domicilio tramite assistenza ostetrica professionale. Molto alto poi il numero dei parti cesarei effettuati, che oscilla tra il 45% e il 50%, superando di gran lunga quello auspicabile, che dovrebbe fermarsi intono al 15%. Il punti nascita in cui è più utilizzata questa pratica sono le strutture private non convenzionate, dove si arriva ad un 80%.
L’indagine del Melograno prende in considerazione anche il periodo della gravidanza e quello successivo al parto, analizzando i servizi che la capitale offre attraverso i 49 consultori, di cui 2 riservati alle mamme adolescenti, ma la ricerca in questa fase considera un epriodo di tempo purtroppo molto limitato, il semestre luglio-dicembre 2009.
In questo periodo solo il 30% delle puerpere ha frequentato un corso pre-parto, tutti gestiti dalle strutture pubbliche, mentre sale al 44% la richiesta di consulenze d’allattamento d aparte delle donne che hanno partorito. Infine sono solo marginali gli interventi di assistenza domiciliare dopo il parto, di cui fanno richiesta solo il 2,2% delle puerpere.