«Le donne non fertili sono inutili». È bufera su Manlio Paganella, assessore alla Cultura del comune di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Lo scorso 7 marzo, alla vigilia della Festa della Donna, si è lasciato andare a questa considerazione. Il video della frase incriminata non è passato inosservato, anzi in queste ore sta rimbalzando sui social network. Le consigliere d’opposizione hanno reagito lasciando l’aula. A loro ha dedicato la frase «il coraggio, se non ce l’ha, uno non se lo può dare» che fa il paio con «o si nasce uomini o si nasce eunuchi». Le parole di Paganella in Consiglio Comunale, riportate dalla pagina “Adesso di Informo” (il cui post ha raccolto centinaia di condivisioni e tantissimi commenti) hanno provocato la protesta delle consigliere del Pd, Graziella Gennai, Cecilia Carattoni e Elena Cantoni, che sono uscite subito dall’aula. Dopo hanno chiesto al sindaco Enrico Volpi di ritirare la delega all’assessore. «Per ora abbiamo l’impressione che il primo cittadino stia solo prendendo tempo. Si è dissociato dalle parole di Paganella ma ha anche detto che quella dell’assessore è una reazione a noi dell’opposizione che lo abbiamo criticato per altre scelte», ha dichiarato Graziella Gennai, capogruppo dem in Consiglio Comunale, a La Stampa.
“DONNE INUTILI SE NON SONO FERTILI”
L’assessore Manlio Paganella non è nuovo a uscite discutibili. Lo scorso 26 gennaio, alla vigilia della Giornata della Memoria sullo sterminio nazifascista, ha partecipato alla presentazione del libro fascista “Compagno Mitra” di Gianfranco Sella. L’evento era stato organizzato dall’associazione di estrema destra “Progetto Nazionale”. Quel consiglio del 7 marzo era stato convocato per chiedere al consigliere il motivo di quella partecipazione. «Ed è andato come è andato, con quelle belle frasi che ora stanno facendo il giro d’Italia». Ma il sindaco Enrico Volpi si è dissociato dalle parole dell’assessore. «Nei prossimi giorni dirò quale sarà la mia decisione, se ritirerò le deleghe a Paganella o meno. Certo è che le sue parole non sono state né opportune né, tantomeno, condivisibili. E quello che più colpisce è vedere che l’assessore non abbia ancora chiesto scusa in modo adeguato. Non ho visto, da parta sua, una presa di posizione adeguata», ha dichiarato a La Stampa.