Sai qual è la città più popolosa al mondo? Al primo posto in classifica c'è un'enorme metropoli orientale (e no, non è Pechino)
Qual è la città più popolosa del mondo? C’è una nota città asiatica in cima alla classifica (e la sfida è la gestione dell’urbanizzazione).
Ormai è sotto gli occhi di tutti: viviamo in un’epoca in cui l’urbanizzazione cresce a ritmo incalzante e con essa anche la popolazione delle grandi metropoli. Le città più affollate del pianeta sono senz’altro grandi centri economici e culturali ma anche veri e propri ecosistemi complessi, dove milioni di persone convivono quotidianamente in spazi sempre più ristretti.
La sfida di oggi, dunque, non è semplicemente contare quanti abitanti ha una metropoli, ma capire cosa comporta vivere in una realtà urbana con altissima densità abitativa. Secondo il report annuale di Demographia, le città non si sviluppano più solo in verticale ma tendono ad espandersi anche orizzontalmente, inglobando vaste aree suburbane.
Un fenomeno evidente in metropoli come Pechino, che continua a espandersi oltre i confini amministrativi originari, o in città statunitensi come Los Angeles, dove la città è un vero mosaico di centri interconnessi. Ma, secondo, il report, il cima alla classifica delle città più popolose al mondo non ci sarebbe né Pechino né Los Angeles. E per molti sarà una sorpresa.
Tokyo, la regina delle megalopoli
Secondo i dati aggiornati al 2024, Tokyo si conferma la città più popolosa al mondo, con circa 37 milioni di abitanti distribuiti su poco più di 2000 chilometri quadrati. Tokyo rappresenta a tutti gli effetti il paradigma della metropoli moderna, dove una densità abitativa di 16.000 persone per chilometro quadrato si traduce in una organizzazione urbana capillare e in una pressione notevole su infrastrutture, servizi e ambiente.

Accanto a Tokyo si collocano Delhi e Mumbai, due giganti urbani dell’India, rispettivamente con 31 e 20 milioni di abitanti. Mumbai, in particolare, si distingue per una densità estrema di 33.000 abitanti per chilometro quadrato e ciò rende prevedibilmente la vita quotidiana molto complessa in termini di mobilità e alloggi.
Densità abitativa e conseguenze del sovraffollamento
La densità è forse il dato più significativo per comprendere l’impatto reale delle grandi città. A parità di popolazione, una metropoli può risultare vivibile o soffocante proprio in base a quanto spazio è effettivamente disponibile per i suoi abitanti. Ad esempio, New York, pur avendo “solo” 8,5 milioni di abitanti ha una densità di oltre 10.000 persone per chilometro quadrato, il che la rende una delle città più affollate dell’Occidente.

Una popolazione così elevata concentrata su un territorio ristretto comporta chiaramente molte sfide. Le grandi città devono fare quotidianamente i conti con il traffico congestionato, l’inquinamento atmosferico, costi immobiliari altissimi e una qualità della vita spesso altalenante.
A Tokyo, ad esempio, l’efficienza dei trasporti pubblici è straordinaria, ma in spazi abitativi ridotti è la norma. A Mumbai le disparità sociali sono evidenti, con grattacieli lussuosi che sorgono accanto a baraccopoli.
Un altro aspetto critico è la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche. Garantire servizi adeguati a milioni di abitanti richiede sistemi di gestione avanzati e un investimento costante in innovazione. Non a caso, molte grandi città stanno accelerando il processo di transizione ecologica, puntando su energie rinnovabili e rigenerazione urbana.
Il futuro delle città globali
Se da un lato la crescita urbana resta inarrestabile, dall’altro emerge una nuova consapevolezza: una città popolosa può essere anche sostenibile, se progettatta con attenzione.
Il modello della “città a 15 minuti“, già applicato in alcune delle realtà europee, propone un urbanismo centrato sui quartieri, dove tutto (dalla scuola al lavoro, dalla sanità al tempo libero) è raggiungibile facilmente in un quarto d’ora a piedi o in bici. Un’idea che potrebbe ridurre la pressione sulle reti di trasporto e migliorare la qualità della vita urbana.
