Entro il 2026 ci sono obiettivi importanti da raggiungere, ecco perché gli eco incentivi sulle auto elettriche per il 2025.
Nel 2025 è in corso un nuovo stanziamento da destinare agli eco incentivi per comprare delle auto elettriche. Ad averne dato la notizia ufficiale è stato il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che mira a far circolare dei veicoli per poter abbassare le emissioni più inquinanti.
Durante l’annuncio Gilberto Pichetto, ovvero il Ministro dell’organo direttivo, ha rilasciato dei dettagli al fine di far ottenere i contributi non solo alle micro aziende ma anche ai privati. L’iniziativa è arrivata in seguito anche ai contributi green promessi dalla Lombardia.
Come funzioneranno gli eco incentivi auto 2025?
L’obiettivo è chiaro, gli eco incentivi destinati all’acquisto delle auto elettriche prevedono uno stanziamento pari a 600 milioni di euro con l’obiettivo di far circolare un minimo di 39.000 flotte a basse emissioni (e il tutto entro fine giugno del 2026).
L’utilizzo del bonus sarà richiesto esclusivamente telematicamente, e tramite una piattaforma ufficiale realizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
Tuttavia l’obiettivo è promuovere la decarbonizzazione e la miglior sostenibilità per l’ambiente, ma vediamo in base ai soggetti quali sono i requisiti minimi da ottenere.
Gli aiuti green alle micro imprese
La differenza tra le microimprese e i privati consiste nell’erogazione economica e nei limiti previsti per ambi i soggetti. Le aziende non possono superare la spesa di 20.000€ complessiva (come nuova vettura) e coprendo un tetto pari al 30%.
Per i privati il limite varia in base al reddito, l’importo è poco più alto, ad esempio su un ISEE massimo pari a 30.000€ l’aiuto potrebbe arrivare fino a 11.000€ (a patto di rispettare la condizione ambientale). Poi il contributo si riduce a 9.000€ su indicatori più elevati (tra 30.000€ e massimo 40.000€).
Quel che non si sa tutt’oggi, sono i dettagli operativi per poter far domanda (sappiamo soltanto che l’istanza verrà caricata online e tramite il portale dedicato). Attendiamo dunque notizie da parte del Ministero, e l’uscita definitiva del prossimo Decreto.