DISTRETTI/ Agroenergy, Florabella, Co-Log: tre esempi di rete virtuosa tra imprese

- La Redazione

Ecco tre casi di imprese a rete che costituiscono oggi realtà davvero innovative: Agroenergy, società consortile nata da un gruppo di imprenditori agricoli marchigiani; Florabella, società nel sud che opera nel settore della coltivazione dei fiori; Co-Log, rete di aziende nella logistica. Leggi l’approfondimento di MARCO FORTIS  e l’intervista a ENRICO BISCAGLIA

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AGROENERGY

Agroenergy è una società consortile nata da un gruppo di imprenditori agricoli marchigiani che hanno affrontato insieme una situazione di difficoltà e aiutati dalla Compagnia delle Opere ne sono usciti con un progetto innovativo che rilancia la propria attività. Nella prima metà del 2006 la chiusura di uno zuccherificio nella zona di Fermo creò gravissimi problemi ad alcune decine di imprenditori agricoli che videro seriamente compromessa la loro attività. Oltre al fallimento delle loro imprese, quindi, si rischiava anche di far perdere il lavoro a centinaia di persone, provocando un grande impatto occupazionale negativo per tutto il territorio. Per evitare la cessazione della gran parte di queste attività, gli imprenditori coinvolti nella crisi, insieme alla Compagnia delle Opere locale, pensarono di sviluppare un progetto per riconvertire i loro terreni per valorizzarli in meglio e destinarli anche ad altri utilizzi, pur mantenendo come attività primaria quella agricola. Il progetto si concentrò sull’idea di realizzare una centrale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; strada facendo questo progetto venne modificato in una centrale di co-generazione per produrre energia elettrica e calore per teleriscaldamento. Dopo approfondite analisi fra tipologie alternative di impianti per valutarne i risultati economico-finanziari, si è deciso di puntare su un impianto a di piccola taglia (1/2 Megawatt). Si tratta di un impianto con impatto ambientale praticamente nullo, che lavorerà con biomasse di origine vegetale, più adatte a essere lavorate in processi di “digestione” piuttosto che di combustione. Oggi, a due anni di distanza una trentina di quegli agricoltori hanno costituito una Srl Consortile di successo per la valorizzazione di biomasse attraverso la produzione e la vendita di energia termica ed elettrica. Il modello è quello delle “filiere corte” che iniziano con la coltivazione e finiscono con la produzione di energia.

FLORABELLA

Fare rete al sud, in un mercato tradizionale come quello della coltivazione dei fiori… Possibile? Sì, come dimostra la società Florabella di cui fanno parte circa settanta imprenditori. Nel 1999 la società di Dino Bellussi, che si occupava di vendita di fiori, fu costretta a chiudere i battenti, schiacciata dalla concorrenza. Così l’agricoltore, un altoatesino che vive in Sicilia, capì che l’unica soluzione per essere competitivi su un mercato così concorrenziale era mettersi in rete. Quindi decise, insieme ad un gruppo di circa trenta agricoltori, di dare vita al gruppo Florabella. Oggi Florabella è una società specializzata nel commercio di fiori, ed è arrivata ormai ad una settantina di componenti. Grazie alla collaborazione tra i membri del gruppo, Florabella ha introdotto un’innovazione tecnologica che modifica la modalità di commercializzazione nel settore dei fiori e delle piante: l’azienda è riuscita a creare un vero e proprio mercato dei fiori tramite un sistema di vendita all’asta elettronico ed informatizzato, unico in Italia, riuscendo così a garantire la trasparenza dei prezzi, dei quantitativi e delle informazioni per gli operatori del settore. Unendo questa particolare metodologia di distribuzione con il know how in campo di floricolture, l’azienda può essere annoverata tra le più innovative del settore in Europa. Oggi Florabella si sviluppa su una superficie di 15 mila mq, di cui 400 dedicati al capannone che ospita le aste (con tribuna per i compratori e due impianti ad orologio per le aste) e 1.500 di serre dove gli acquirenti accedono ai prodotti appena comperati.

CO-LOG

Durante l’edizione 2006 di Matching, l’evento per il business e le Pmi organizzato da Compagnia delle Opere, alcune imprese che si occupano di logistica avevano colto tra le aziende presenti una diffusa esigenza di avere un unico riferimento con cui affrontare tutto ciò che riguarda lo spostamento di merci e la gestione del magazzino. Da questo spunto, per tutto l’anno successivo si cominciò a lavorare all’idea di costruire una vera e propria rete di aziende della logistica. In particolare, venti imprenditori diedero vita a un tavolo di lavoro sul quale cominciare a sperimentare la collaborazione tra di loro. Sino a che, nell’autunno 2007, i venti imprenditori decisero di dare vita a Co-Log: un marchio comune per offrire un’unica risposta a specifiche esigenze della clientela. Grazie all’unione di tante aziende operanti nel settore della logistica, infatti, è possibile valorizzare al meglio la rete di trasposti e di magazzini sparsi su tutto il territorio italiano e appartenenti ad ogni singolo partecipante. Nelle prime intenzioni dei componenti di Co-Log, l’accordo tra queste aziende era il primo passo verso la costituzione di un consorzio vero e proprio. Il loro obiettivo, infatti, è quello di costituire una rete capace di operare lungo tutta la filiera della logistica sia a livello verticale che orizzontale sfruttando le sinergie e cogliendo opportunità a livello nazionale e internazionale. A fine maggio 2008 l’obiettivo è stato pienamente raggiunto: quello che era solo un marchio unico è diventata una vera e propria associazione di imprese operanti nel settore della logistica, per sviluppare l’attività dei gruppi di lavoro già avviati, in particolare sui temi dell’attività commerciale e su quello dell’integrazione fra soci.







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