CRISI GRECIA/ L’Eurogruppo dà il via libera al prestito da 130 miliardi

- La Redazione

Dopo un’estenuante e difficile trattativa durata oltre 12 ore, nella notte l’Eurogruppo ha dato il via libera agli aiuti alla Grecia pari a 130 miliardi di euro

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Dopo un’estenuante e difficile trattativa durata oltre 12 ore, l’Eurogruppo ha dato il via libera agli aiuti alla Grecia, che, in cambio, verrà “commissariata”. Infatti, gli sforzi finora compiuti da Atene vengono riconosciuti come importanti e significativi, ma non vengono ritenuti ancora sufficienti per riportare l’economia del Paese verso un percorso di crescita sostenibile. L’Eurogruppo ha quindi stabilito una sorta di nuovo programma che ha lo scopo di assicurare la sostenibilità del debito e ripristinare la competitività del Paese. Il suo successo, però, viene scritto nel comunicato finale, dipende in modo cruciale dalla scrupolosa attuazione da parte della Grecia. Ed è per questo che che la Commissione europea dovrà rafforzare la task force già al lavoro ad Atene, in modo da assistere la troika Fmi-Bce-Ue  nel valutare la conformità al piano delle misure che saranno prese da Atene.

I ministri delle finanze dell’Eurozona accolgono poi con favore l’intenzione della Grecia di mettere in piedi un meccanismo che permetta una migliore tracciabilità e un migliore monitoraggio del prestito ufficiale e dei fondi generati destinati a ripagare il debito, attraverso il versamento anticipato di tre mesi, sotto il controllo della troika, su un conto separato. È stata così accolta la richiesta su cui insisteva da mesi la Germania. Le autorità greche hanno inoltre promesso di introdurre nella Costituzione una norma che assicuri che sia garantita la priorità al pagamento del debito.

Il Premier greco, Lucas Papademos, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto dall’Eurogruppo che ha di fatto concesso al suo Paese un prestito da 130 miliardi. Ha promesso che il suo governo si impegnerà a rispettare il programma in modo efficace e tempestivo e si è detto certo che anche il governo che uscirà dalle urne dopo le elezioni anticipate di aprile si adopererà per questo, dato che è nell’interesse del popolo greco. Il Presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, ha dichiarato che l’accordo raggiunto dimostra come l’Europa sia anche in grado di funzionare.

Un accordo è stato raggiunti anche per i creditori privati della Grecia: la svalutazione nominale dei titoli di Stato sarà del 53,5%. I titoli saranno scambiati con titoli a più lunga scadenza con cedola del 3% fino al 2014, del 3,75% fino al 2020 e del 4,3% oltre il 2020.

Le borse europee ha iniziato la giornata di oggi abbastanza incerte. Londra ha aperto in calo dello 0,33% e Francoforte e Parigi dello 0,39%. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,37%.





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