Una proposta forte come quella sulla riforma delle pensioni avanzata da Boeri non poteva provocare reazioni nel mondo politico e sindacale. Il responsabile ufficio questioni sindacali UGL ha bocciato la proposta di Boeri, sottolineando che le pensioni percepite dai lavoratori in base agli anni di contribuzione “sono intoccabili” e anzi, dovrebbero essere ulteriormente adeguate al costo della vita, “intaccato dalle ultime leggi finanziarie”. Il sindacalista ha invitato Boeri ad un maggior confronto con i rappresentanti dei lavoratori, in quanto la sopravvivenza dell’Ente da lui presieduto dipende dal finanziamento dei lavoratori, che versano i contributi.
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Il dibattito politico sulla riforma delle pensioni continua ad essere acceso, alimentato ulteriormente dalle dichiarazione del presidente dell’Inps Boeri, che ha auspicato l’introduzione della pensione anticipata per gli over 55, da finanziare con un taglio alle pensioni più elevate. Nel dibattito interviene anche il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta, che ha espresso le sue convinzioni in un’intervista concessa al Quotidiano Nazionale. Baretta si unisce al coro di quelli che chiedono maggiore flessibilità in uscita “consentendo ai lavoratori di non essere inchiodati all’asticella fissata dalla Riforma Fornero ma di poter uscire anni prima con un assegno ridotto”. Il sottosegretario condivide, in parte, le proposte di Boeri, sottolineando che il contributo di equità dovrebbe tutelare le pensioni medio-basse, evitando “un intervento a tabula rasa” e la parte assistenziale (si riferisce al sussidio per gli over 55 proposto da Boeri) “dovrebbe essere limitato all’emergenza vera e propria”. Baretta crede che l’operazione Porte Aperte dell’Inps rappresenti “uno strumento di democrazia e trasparenza” che non rischia di creare un sentimento negativo verso alcune categorie.