TASSA SUI CONDIZIONATORI 2015 / La verità sulla legge

- La Redazione

Tutta la verità sulla tassa dei condizionatori di cu si discute su internet: chi riguarda, quanto costa, da chi è stata decisa ed entro quando bisogna pagarla

soldi_euro_r439 Scandalo e paradisi fiscali (Infophoto)

Dopo la notizia dell’introduzione di una nuova tassa sui condizionatori si è scatenato un vero e proprio putiferio su internet fra articoli pieni di bufale e commenti allarmati dei comuni cittadini. Per questo è meglio delineare alcuni punti chiave della famigerata “tassa sui condizionatori”. Innanzitutto la legge di cui si sta parlando è stata approvato dalla Commissione Europea perciò nè Renzi nè i suoi predecessori ne hanno responsabilità diretta. L’iniziativa è stata pensata per controllare le emissioni di anidride carbonica dei condizionatori più grandi. Proprio questi ultimi sono gli unici coinvolti nel decreto: la legge riguarda i macchinari sopra i 12 kW ovvero quelli di solito presenti in ristoranti o magazzini aziendali. I condizionatori da casa di solito non superano i 2 kW perciò sono esentati dalla tassa. Per i possessori dei condizionatori che rientrano nella legge basterà in teoria procurarsi un libretto relativo all’impianto per essere a posto con il decreto ed evitare una multa. In assenza di questo libretto o se le condizioni di emissioni non vengono rispettate scatterà la tassa da 200 euro all’anno che per i negozi e aziende che possiedono questo tipo di condizionatori non è neanche molto alta. In poche parole molto rumore per nulla dato che i comuni cittadini non saranno toccati dalla tassa sui condizionatori.







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