La class action contro il canone Rai, di cui parla il numero di Panorama in edicola oggi, trova l’immediato sostegno di Renato Brunetta. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera ha infatti scritto un tweet che dice: “Bene class action contro canone Rai in bolletta. Trovata incostituzionale e illegittima contro i cittadini e contro le imprese”. L’ex ministro oltretutto ha messo in evidenza nel tweet anche l’account di Matteo Renzi, così da far sapere al Premier qual è la sua posizione. Panorama ha dedicato la sua copertina all’imposta sulla tv con un titolo eloquente: “Non pagheRai”. All’interno il costituzionalista Luca Antonini, che ritiene il canone illegittimo e incostituzionale, e suggerisce dunque di portare la questione davanti ai giudici pagando 20 o 30 in euro in meno rispetto alla cifra richiesta nella bolletta di luglio, con una dichiarazione di non essere interessato ai servizi Rai.
Emmanuela Bertucci, avvocato che collabora con Aduc, ha fornito alcuni utili consigli relativi al canone Rai durante l’ultima puntata della trasmissione diMartedì. Innanzitutto quello di togliere l’addebito diretto in conto corrente della bolletta elettrica. Questo perché è ragionevole ritenere che riavere indietro eventualmente dei soldi non dovuti non dovrebbe essere una procedura semplice. Meglio quindi evitare che il pagamento avvenga direttamente attraverso la banca. La Bertucci ha anche evidenziato come l’imposta sulla tv sia anacronistica, dato che se si vedono i programmi in streaming non occorre pagare il canone, mentre se si ha il televisore sì. Clicca qui per guardare il video dell’intervento di Emmanuele Bertucci.
Il canone Rai in bolletta garantisce “un equilibrio economico” per l’azienda pubblica televisiva. E per questo, secondo l’Associazione italiana notai cattolici, è il momento di applicare un sistema di controllo sui contenuti delle trasmissioni. Roberto Dante Cogliandro, Presidente dell’associazione, lo ha spiegato a Il Velino, sottolineando quanto sia necessario che il servizio pubblico garantisca una programmazione di qualità e un maggior controllo nei confronti dei minori durante la fascia protetta, dato che spesso si tratta di cronaca nera in pieno giorno. “Oltretutto, a fronte del pagamento del canone Rai in bolletta ci aspettiamo una maggiore attenzione sui contenuti destinati alle famiglie”, ha aggiunto Cogliandro. “Ora che saranno a disposizione le risorse è giusto che almeno i canali pubblici abbiano un filtro molto forte e che chi sbaglia paghi”, ha spiegato ancora.
Una nuova critica al canone Rai in bolletta arriva da chi opera nel settore dell’energia elettrica. L’Associazione italiana di grossisti di energia e trader (Aiget) ritiene che ci sia il rischio di arrivare un vero e proprio “disastro operativo”. Anzitutto perché ancora non è pronto il decreto attuativo promesso dal Governo, mentre continuano a imperversare pubblicità sulla nuova modalità di riscossione dell’imposta sulla tv. Tuttavia “non basta obbligare – segnala l’Aiget – un venditore di energia (centinaia di operatori privati di un mercato liberalizzato) a fare l’esattore gratis perché questi abbia tutte le informazioni indispensabili a fatturare correttamente. Né basta la previsione legislativa di obbligare annualmente chi non ha la tivù a certificarlo all’Agenzia delle Entrate (regola secondo noi irrispettosa dei cittadini e dell’efficienza burocratica) a far sì che quest’informazione arrivi nei sistemi informatici dei venditori in tempo utile per tenerne conto nelle bollette”.
Dunque c’è poco tempo “per evitare che una norma sbagliata diventi anche un disastro operativo, con danni potenzialmente gravi al Governo, ai venditori d’energia e agli stessi clienti, indotti a credere che per pagare il canone basterà premere l’interruttore dell’elettricità”. Vedremo se dal Governo arriverà qualche segnale positivo per evitare il peggio.