In Francia i cittadini avranno il diritto di sbagliare nella presentazione della dichiarazione dei redditi. In Italia, spiega ANDREA LAGRAVINESE, siamo però già più avanti

Nei giorni scorsi è apparso sul quotidiano on line de La Repubblica un articolo che descriveva il fatto che in Francia, per la prima volta nel campo della dichiarazione dei redditi, si dice sì al “diritto di sbagliare” da parte del cittadino. Infatti, è stata approvata una nuova legge che, a detta dei promotori della stessa, agevolerà molto la vita dei francesi. Secondo la nuova misura, il contribuente avrà il “diritto di sbagliare”, ma solo una volta, quando avrà a che fare con dichiarazioni dei redditi o fisco d’oltralpe in generale. Ovviamente l’inesattezza non deve essere intenzionale ma sincera e fortuita. Così che nell’eventualità che una persona giuridica o fisica commetta un errore nella dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate concederà robusti sconti, in qualsiasi modo, sull’inesorabile sanzione dovuta, sino ad arrivare al 50 %. A optare sull’intenzionale o meno svista, sarà ovviamente l’Erario Francese. 



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