Cosa cambia per i conti correnti nel 2019? La domanda è la stessa che si ripete ogni anno quando si discute di manovra finanziaria. Attese poche novità questa volta
LA SOGLIA PER IL PAGAMENTO IN CONTANTI
Il Governo Conte non sembra comunque intenzionato a inserire delle imposte riguardanti i conti correnti, né a modificare le attuali aliquote fiscali sugli interessi bancari. Nemmeno sugli strumenti finanziari. Quindi non dovrebbero esserci particolari novità. Questo anche per quel che riguarda gli assegni e i pagamenti in contanti, la cui soglia dovrebbe quindi restare a 2.999 euro. Non sembra nemmeno che l’esecutivo voglia cambiare le imposte di bolle che gravano sui conti correnti o sui dossier titoli. Si vocifera invece di un possibile aumento dei costi collegati ai conti correnti in virtù delle minori agevolazioni fiscali che le banche avranno: gli istituti di credito potrebbero quindi scaricare parte di questi maggior costi sui correntisti, come avvenuto del resto in passato.
CONTI CORRENTI, COSA CAMBIA NEL 2019
Cosa cambia per i conti correnti nel 2019? La domanda è la stessa che si ripete ogni anno quando si discute di manovra finanziaria. Non è raro, infatti, che le disposizioni approvate dal Governo abbiano un’incidenza o direttamente sui conti correnti, per esempio quando si va a ritoccare l’aliquota di prelievo sugli interessi che maturano, oppure sugli strumenti collegati a esso, come gli assegni bancari, piuttosto che le soglie di versamenti e pagamenti in contante. Certo, nella memoria di alcuni italiani c’è anche il prelievo forzoso che è avvenuto sui conti correnti in un momento particolare di crisi: un provvedimento cui è stato impossibile sottrarsi, ma che difficilmente verrebbe ripetuto. La storia ha dimostrato, infatti, che bastano delle imposte come l’Imu di Mario Monti per poter colpire praticamente tutti gli italiani e aumentare il gettito fiscale.
