“Nessuna partnership col governo”: con queste parole Lufthansa si tira di fatto indietro dalla corsa per il salvataggio di Alitalia, la compagnia aerea di bandiera per la quale entro domani Ferrovie dello Stato presenterà un’offerta vincolante. A riportare le intenzioni sono fonti del vettore tedesco, confermate anche dalle parole di Carsten Spohr, numero uno di Lufthansa che durante una conference call ha chiarito:”Non saremo co-investitori con il governo in una compagnia aerea in via di ristrutturazione”. Secondo Spohr, però, “una partnership con Alitalia è ancora possibile, ma non abbiamo in programma di investire nella compagnia insieme al governo” italiano”. Come riportato da La Repubblica, domani si chiude la partita della procedura di vendita della ex compagnia di bandiera in amministrazione straordinaria. In attesa del via libera da parte del cda di Fs all’ingresso come azionista di riferimento in Alitalia, il governo starebbe valutando la possibilità di allungare i tempi della gara ai primi mesi del 2019, al fine di consentire una scelta più ponderata del partner internazionale che dovrebbe affiancare Fs nella gestione della newco Alitalia. (agg. di Dario D’Angelo)
IL FUTURO DI ALITALIA IN POCHE ORE
Il futuro di Alitalia sarà chiaro mercoledì 31 ottobre, giorno in cui scade il termine per l’individuazione della migliore offerta per la cessione della compagnia. Ma sembra quasi certo che Ferrovie dello Stato presenterà un’offerta vincolante. Sono ore decisive in tal senso: il tempo stringe. Poi si aprirà una fase più delicata, cioè la definizione dell’operazione con l’ingresso del partner industriale internazionale. Ma i nodi da sciogliere non sono pochi. Entro il 15 dicembre bisogna restituire il prestito ponte. Sembra poco probabile una nuova proroga, visto che sul dossier è acceso il faro dell’Unione europea. La svolta può arrivare con l’offerta di Fs. Il partner internazionale invece resta un’incognita. Si starebbe lavorando molto con Delta, Easyjet resta interessata, ma non è sfumata Lufthansa. Va poi capito se si procederà con la conversione di parte del prestito ponte in equity, come indicato dal ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. Quest’ultimo vorrebbe una presenza del Mef del 15 per cento sul modello francese, ma pendono gli obblighi dettati dalle norme Ue. Fs comunque prova ad accelerare: oggi pomeriggio ha convocato la riunione del consiglio di amministrazione, in anticipo rispetto a quanto previsto. Non è chiaro se serviranno ulteriori approfondimenti o se arriverà subito l’offerta. (agg. di Silvana Palazzo)
SOCIO PRIVATO: IN LIZZA DELTA, LUFTHANSA E EASYJET
Il salvataggio di Alitalia è pronto: il cda di Ferrovie dello Stato si riunirà domani e darà il via libera all’offerta per rilevare la compagnia di bandiera. Così decollerà l’alleanza inedita tra aerei e treni. Siamo in una fase cruciale: lo dimostra il fatto che Gianfranco Battisti, ad di Fs, ha accelerato nelle ultime ore sul dossier e chiesto il massimo sforzo al top management e dirigenti coinvolti. Le Ferrovie si metteranno alla guida di Alitalia rilevando tutto il capitale sociale che finirà in una newco. Nella lettera con l’offerta vincolante sarà specificato il percorso che il gruppo ferroviario intende seguire, oltre a condizioni “sospensive” chiare, una sorta di “paracadute”. L’ingresso in Alitalia, come riportato dal Messaggero, è condizionato dall’arrivo nell’azionariato di soci privati e di altri soggetti di natura pubblica. Un partner estero forte, come Delta, Lufthansa o EasyJet, e aziende nell’orbita statale, perché Fs non può reggere la competizione internazionale. E poi si parla di 1,5 miliardi per dare sprint ad Alitalia.
SOCIO PRIVATO: IN LIZZA DELTA, LUFTHANSA E EASYJET
In una fase successiva verrà coinvolta nella partita anche la Cdp, che il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha chiamato in causa per il rinnovo e l’ampliamento della flotta. Alitalia necessita infatti di nuovi aerei e rotte per rafforzarsi. C’è poi l’ipotesi di un coinvolgimento di Leonardo e Poste per rafforzare l’ancoraggio pubblico. Quindi la percentuale che andrebbe al vettore estero, secondo Il Messaggero, dovrebbe essere inferiore al 30 per cento. Il Mise spiega che ciò garantirà la guida tricolore. Difficilmente il 31 ottobre arriveranno le proposte di Delta e Lufthansa che non sono intenzionate a scoprire le carte. Lo faranno successivamente trattando direttamente con Ferrovie dello Stato, del resto ci sono stati contatti informali nelle ultime settimane. Ma già il fatto che eventuali esuberi verranno assorbiti da Fs costituisce un buon inizio per un’alleanza. Alla finestra anche EasyJet perché vuole crescere sul mercato, mentre le compagnie cinesi non sono interessate, a differenza di quanto emerso recentemente.