Giuseppe Conte: “Superare 3% per le infrastrutture”, il presidente del Consiglio accoglie il giudizio favorevole anche di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo e esponente di spicco di Forza Italia. Il premier, nel corso di una intervista rilasciata ai colleghi del Corriere della Sera, ha sottolineato di essere pronto a ridiscutere i vincoli europei, a partire proprio dal 3 per cento nel rapporto deficit-Pil: “Se necessario sarò disponibile a viaggiare tutti i giorni per illustrare le varie riforme strutturali e il piano di investimenti che presenteremo e per attestare la nostra lucida e consapevole determinazione”. Evidenziando: “Non cerchiamo alibi, lavoriamo con determinazione e convinzione al raggiungimento dei nostri obiettivi politici. Il debito pubblico è sostenibile e in ogni caso si può risanare con gradualità, ponendo attenzione alle ragioni della crescita”.
TAJANI D’ACCORDO CON PREMIER CONTE
Tra i maggiori oppositori del governo M5s-Lega, tanto da prospettare la fine ormai prossima dell’esecutivo, il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani ha evidenziato che lo sforamento del tetto del 3 per cento “non solo è giusto, ma è possibile. L’Europa non ammette che si sfori per provvedimenti come il reddito di cittadinanza, ma è disponibile a concedere flessibilità per migliorare le infrastrutture”. Intervistato dal Corriere della Sera, l’esponente di Forza Italia ha poi affermato che “il problema dell’Italia è dato dall’incertezza della politica economica del Governo. Se non si dice chiaramente che linea si ha sulle infrastrutture, se si minaccia di sforare il 3% per spese improduttive, se ogni tanto qualcuno propone di uscire dall’euro, se manca un piano industriale, se all’improvviso si propongono le nazionalizzazioni è normale che gli investitori si spaventino”.