PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,8% e sul listino principale troviamo in rosso solo Azimut (-0,47%), Banco Bpm (-0,83%), Bper (-0,26%), Buzzi (-1,39%), Campari (-1,22%), Ferragamo (-0,18%), Ferrari (-0,65%), Fineco (-0,2%), Italgas (-0,21%), Pirelli (-0,94%), Poste Italiane (-1,01%), Saipem (-0,1%) e UnipolSai (-0,77%). Eni, invece, chiude in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+1,69%), Banca Mediolanum (+0,64%), Brembo (+2,01%), Cnh Industrial (+1,69%), Enel (+0,69%), Exor (+2,52%), Fca (+2,68%), Generali (+0,84%), Intesa Sanpaolo (+1,2%), Leonardo (+1,01%), Luxottica (+0,66%), Mediaset (+1,04%), Mediobanca (+1,63%), Moncler (+0,93%), Prysmian (+0,88%), Recordati (+1,29%), Snam (+2,05%), Stm (+1,23%), Tenaris (+1,43%), Ubi Banca (+2,11%), Unicredit (+1,13%) e Unipol (+1,63%). Fuori dal listino principale Caltagirone chiude con un +9,23%, mentre Banca Ifis cede il 5,84%. Il cambio euro/dollaro sale a quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 253 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:55
La Borsa italiana guadagna lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,3%), Azimut (-0,6%), Banco Bpm (-1,6%), Bper (-1,2%), Buzzi (-1,5%), Campari (-1,6%), Eni (-0,5%), Ferragamo (-0,8%), Fineco (-0,8%), Italgas (-1,2%), Luxottica (-0,1%), Pirelli (-1%), Poste Italiane (-1,4%), Saipem (-0,1%), Terna (-0,4%) e UnipolSai (-0,7%). Banca Mediolanum, invece, si trova in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+0,9%), Brembo (+1,7%), Cnh Industrial (+1,6%), Exor (+2,8%), Fca (+2,7%), Ferrari (+0,9%), Mediaset (+1%), Mediobanca (+1,4%), Prysmian (+1,1%), Recordati (+0,9%), Snam (+1,2%), Stm (+1,2%), Tenaris (+2,4%), Ubi Banca (+1,4%) e Unipol (+0,9%). Fuori dal listino principale Caltagirone sale del 6,9%, mentre Safilo cede il 7,3%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 257 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:35
La Borsa italiana si muove intorno alla parità e sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+0,2%), Banca Mediolanum (+0,9%), Banca Generali (+0,2%), Brembo (+2,2%), Cnh Industrial (+2,1%), Exor (+2,5%), Fca (+2,6%), Ferrari (+1,7%), Generali (+0,1%), Leonardo (+0,5%), Luxottica (+0,2%), Mediobanca (+2,2%), Moncler (+0,8%), Prysmian (+0,9%), Recordati (+0,4%), Stm (+2,3%) e Unipol (+1%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,2%), Banco Bpm (-1,8%), Bper (-2,2%), Buzzi (-1,3%), Campari (-0,7%), Eni (-0,6%), Ferragamo (-0,9%), Fineco (-1%), Intesa Sanpaolo (-0,9%), Mediaset (-1%), Poste Italiane (-2,5%), Saipem (-1,1%), Terna (-1,1%), Ubi Banca (-1,4%) e Unicredit (-1%). Fuori dal listino principale Gequity sale del 5,7%, mentre Safilo cede il 6,1%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 263 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE I DATI DAGLI USA
Giornata macroeconomica con alcuni dati interessanti, quella di oggi, sia in Europa che negli Stati Uniti. Alle 10:00 la produzione industriale italiana per il mese di giugno: a livello mensile è attesa una crescita dello 0,4% che a livello annuale si tramuterebbe in un incremento dell’1,5%, in netto ribasso rispetto alle prospettive precedenti. Alle 11:00 le vendite al dettaglio sempre di giugno per il nostro Paese: le attese sono per un aumento dello 0,1%, in netta contrazione rispetto allo 0,8% precedente. Sempre alle stessa ora anche le vendite al dettaglio per quanto concerne l’intera area Euro: le attese sono per un miglioramento con una crescita dello 0,4%, molto meglio rispetto al mese di maggio con un aumento annualizzato dell’1,4%. Alle 14:30 il salario orario medio per il mese di luglio negli Usa: le attese sono per un aumento dello 0,3%, in progresso rispetto a luglio. Sempre alla stessa ora anche le buste paga del settore non agricolo a luglio: in questo caso si stima in aumento di 193 mila unità, peggio del mese precedente. Ancora alla stessa ora anche il dato forse più importante, ovvero il tasso di disoccupazione di luglio: gli economisti si attendono una discesa al 3,9% dopo che il dato era tornato al 4% a giugno. Alle 16:00 l’indice Ism non manifatturiero per il mese di Luglio: il consensus vede un risultato di 58,6 punti, in lieve calo rispetto a giugno.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dell’1,73% a quota 21.414 punti. Solo tre titoli del paniere principale hanno chiuso in verde e fra questi c’è Ferrari che è rimbalzata di oltre tre punti dopo il forte calo di mercoledì. Sul fondo i titoli bancari con Intesa Sanpaolo che per la seconda seduta consecutiva ha ceduto oltre quattro punti percentuali. Molto male anche Banco Bpm che ha perso il 4,8% e Poste Italiane che ha ceduto oltre cinque punti. Peggio di tutti ha fatto comunque Tenaris che ha lasciato sul terreno il 6,2%. Lo spread fra Btp e Bund ha fatto registrare un rialzo record di oltre sei punti percentuali, portandosi a 244,60 punti base. In netta ascesa anche il rendimento del Btp decennale che è tornato rapidamente al 2,92%.