PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo del 3,72% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Saipem (+0,68%). Riescono a contenere le perdite, invece, Atlantia (-0,45%), e Pirelli (-0,39%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-4,48%), Banca Mediolanum (-6,54%), Banco Bpm (-9,43%), Banca Generali (-7,17%), Bper (-8,34%), Buzzi (-3,59%), Enel (-3,67%), Generali (-3,6%), Intesa Sanpaolo (-8,44%), Leonardo (-3,58%), Mediaset (-3,27%), Mediobanca (-6,15%), Poste Italiane (-4,28%), Prysmian (-3,33%), Snam (-5,05%), Telecom Italia (-4,04%), Terna (-3,03%), Ubi Banca (-7,84%), Unicredit (-6,73%), Unipol (-5,31%) e UnipolSai (-5,01%). Fuori dal listino principale Chl chiude con un +10,43%, mentre Astaldi cede il 29,82%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,165, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 265 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40
La Borsa italiana cede il 4% e sul listino principale non troviamo titoli in rialzo. Il migliore risulta essere Saipem, che limita le perdite allo 0,4%. Perde meno dell’1% anche Luxottica (-0,8%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-5,8%), Banca Mediolanum (-5,9%), Banco Bpm (-8,8%), Banca Generali (-9,2%), Bper (-8,1%), Enel (-4,6%), Generali (-4,3%), Intesa Sanpaolo (-8%), Leonardo (-5,2%), Mediaset (-4,7%), Mediobanca (-6,3%), Snam (-4,4%), Telecom Italia (-4,2%), Ubi Banca (-7,6%), Unicredit (-8,1%), Unipol (-6,3%) e UnipolSai (-5,7%). Fuori dal listino principale Chl sale del 10,4%, mentre Astaldi crolla del 28,1%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,165, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 277 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40
La reazione della Borsa italiana alla Nota di aggiornamento del Def con l’indicazione del deficit/Pil al 2,4% non è stata positiva. Il Ftse Mib è subito partito in rosso e al momento cede il 2,3%, tenendosi comunque sopra i 21.000 punti. Sul listino principale troviamo in rialzo solamente Buzzi (+0,2%), Campari (+0,3%), Ferrari (+0,3%), Moncler (+0,6%) e Stm (+0,1%). Complice il forte rialzo dello spread, a soffrire di più sono i titoli bancari: Banca Mediolanum cede il 2,2%, Banco Bpm il 6,7%, Bper il 6,4%, Intesa Sanpaolo il 5,5%, Mediobanca il 3,5%, Ubi Banca il 5,3%, Unicredit il 5,4% e Unipol il 3,6%. A parte questi, i maggiori ribassi sono qulli di Enel (-3,3%), Generali (-2,5%), Leonardo (-3,7%), Poste Italiane (-4,9%), Terna (-2,5%) e UnipolSai (-3%). Fuori dal listino principale Chl sale del 4,9%, mentre Astaldi perde il 14,6%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,165, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 265 punti base.
PIAZZA AFFARI GIUDICA IL DEF
Sicuramente a Piazza Affari gli occhi oggi saranno puntati su quanto emerso dal Consiglio dei ministri di ieri sera sulla Nota di aggiornamento del Def. A parte questo non mancano dati macroeconomici in agenda. Si comincia alle 8:45 con l’indice dei prezzi al consumo per il mese di settembre in Francia: le attese sono per una diminuzione dello 0,1%, in contrasto con l’incremento precedente. Alle 9:00 in Spagna il Pil relativo al secondo trimestre dell’anno: le attese sono per un aumento dello 0,6% che a livello annuale significherebbe un incremento del 2,7%. Alle 9:55 il tasso di disoccupazione in Germania per il mese di settembre: gli analisti si attendono una conferma al 5,2%. Alle 10:30 il Pil inglese per quanto riguarda il secondo trimestre: le attese sono per un aumento dello 0,4% che a livello annuale confermerebbe un incremento dell’1,3%. Alle 11:00 la prima lettura preliminare dell’inflazione in Italia per il mese di settembre: le attese sono per una diminuzione dello 0,2% che a livello annuale significherebbe un aumento dell’1,6%. Sempre alla stessa ora, il dato annualizzato a settembre dell’inflazione di tutta l’area Euro: gli analisti si attendono un dato pari al 2,1%. Alle 14:30 dagli Stati Uniti, le spese personali per il mese di agosto: gli analisti credono che il dato mostrerà un incremento dello 0,3%, peggio comunque del mese precedente. Infine, alle 16:00 l’indice di fiducia del Michigan per il mese di settembre: il consensus vede un dato invariato a 100,8 punti.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dello 0,62% a quota 21.511 punti. Il caro era arrivato a sfiorare anche i due punti percentuali nel corso della sessione. Male i titoli bancari: Intesa Sanpaolo ha ceduto l’1,17%, mentre Unicredit ha perso l’1,67%. Bene Mediaset con un rialzo dell’1,94%, seguita da Luxottica che è salita dell’1,58%. Lo spread fra Btp e Bund dopo le tensioni e le incertezze riguardo il Def è aumentato durante la giornata fino ai 255 punti base. Fortunatamente in chiusura si è portato a 237 punti base. In rialzo anche il rendimento del Btp decennale, ora pari al 2,9%.