GEO-FINANZA/ Così Italia e Ue possono evitare i danni della guerra Cina-Usa
Non sarà una guerra aperta, ma Usa e Cina rischiano di danneggiare l’Ue. Che deve pertanto fare le mosse giuste in campo geopolitico

Che tipo di conflitto c’è tra America e Cina e quali le sue conseguenze? Finora la pressione statunitense sembrava finalizzata più a riequilibrare i flussi commerciali tra i due, ora a favore della Cina per oltre 500 miliardi di dollari, che a obiettivi geopolitici. Gli attori di mercato, osservando che le trattative proseguivano, hanno scontato una ripresa/tenuta del mercato globale. Ma la scorsa settimana è stata evidente la prevalenza della pressione geopolitica. Semplificando, l’America ha chiesto alla Cina riforme interne e garanzie, tra cui la fine dello spionaggio e dei furti tecnologici, sapendo che il Partito comunista non avrebbe potuto accettarle. Pechino ha tirato avanti per mesi la trattativa per rinviare il confronto su questi punti politici, cedendo molto sul lato commerciale. Ma Washington ha mantenuto una posizione dura, pur con diplomazia e tenendo aperte le trattative, e imposto dazi su 200 miliardi di export cinese.
Il mercato, dopo un momento di quasi panico, ha voluto credere che alla fine un compromesso ci sarà. Tuttavia sarà instabile perché il conflitto riguarda non tanto o solo il riequilibrio commerciale, ma la superiorità politica globale e l’Amministrazione Trump la sta perseguendo con una strategia condizionante, contando sulla dipendenza della Cina dall’export, e in modo accelerato per ottenere il risultato prima che la Cina stessa diventi troppo forte per essere condizionata.
Non ci sarà guerra aperta, ambedue le potenze faranno attenzione a non destabilizzare il mercato globale, ma è guerra. Già la si vede, sul lato cinese, nel calo a picco degli investimenti in America, nel rifiuto di comprare titoli di debito americano e nella riduzione delle riserve in dollari sostituendole con quelle in oro. La crisi globale avverrebbe se la Cina compensasse i dazi svalutando lo yuan. Ma probabilmente non userà troppo tale strumento perché controproducente. Tuttavia il mercato sarà esposto a un’incertezza continua e gli operatori dovranno reindirizzare l’export dove questa è minore. Ma anche l’Ue è sotto minaccia di dazi americani.
Soluzioni? Poiché la priorità statunitense è condizionare la Cina, l’Ue dovrebbe inserire nel negoziato commerciale bilaterale con l’America una ri-convergenza politica conseguente in cambio di vantaggi commerciali. Berlino sembra averlo capito. Roma anche perché sta riportando sotto la soglia politica la relazione con la Cina, riallineandosi con Washington.
www.carlopelanda.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultime notizie di Economia e Finanza
-
SPY FINANZA/ Per l'Italia è peggio del 2011: la prova in due grafici10.08.2022 alle 23:42
-
INFLAZIONE USA +8,5%/ La "propaganda" si scontra coi conti delle famiglie10.08.2022 alle 23:20
-
TRASPORTO AEREO/ Cancellazione voli e ritardi: la classifica degli aeroporti europei10.08.2022 alle 23:19
-
DL AIUTI-BIS/ Piga: 17 mld non bastano, il nuovo Governo può far finire l'austerità10.08.2022 alle 23:18
-
Armando Siri su flat tax "Ecco come funziona davvero"/ "Rdc? Miglioreremo welfare..."10.08.2022 alle 19:58
Ultime notizie
-
Kevin Chiappalone, foreign fighter indagato/ 19enne arruolato con milizie filoucraine11.08.2022 alle 09:54
-
Terremoto oggi Messina M 2.3/ Ingv ultime notizie, scossa anche a Cuneo11.08.2022 alle 09:39
-
Malattia di Lyme, sperimentazione vaccino in corso/ Siero creato da Pfizer e Valneva11.08.2022 alle 09:31
-
Oroscopo Paolo Fox, oggi 11 agosto 2022/ Ariete, Toro e Gemelli: previsioni11.08.2022 alle 05:03
-
DIRETTA/ Europei nuoto Roma 2022 video streaming Rai: in vasca con le batterie11.08.2022 alle 09:38