Carlo Pelanda (1951) è Professore di Economia e Geopolitica economica presso l’Università Guglielmo Marconi, Roma e membro dello Academic and Policy Board dello Oxford Institute for Economic Policy (Oxonia), Oxford. E’ anche Vicepresidente e Responsabile delle strategie di “Quadrivio Group” - fondo specializzato in investimenti di private equity – Lussemburgo. Vedi: www.carlopelanda.com
Carlo Pelanda (1951) is Professor of Economics and Geopolitical Economy at the Guglielmo Marconi University, Rome and a member of the Academic and Policy Board of the Oxford Institute for Economic Policy (Oxonia), Oxford. He is also Vice Chairman & Strategist of Quadrivio Group – a private equity investment fund - Luxembourg. See: www.carlopelanda.com Feed Rss
Con giuste manovre fiscali e un contesto non particolarmente critico sul fronte energetico, l'Italia può superare i prossimi messi difficili sul fronte economico
I disaccordi Ue sul tetto al prezzo del gas inducono a misure nazionali. L’Italia ha uno spazio fiscale limitato, ma può ri-sfruttare i vecchi giacimenti
In caso di blocco totale del gas russo e senza un efficace scudo finanziario europeo il sistema produttivo italiano si ritroverebbe molto più esposto di altri
Occorre dare più spazio alle iniziative private con fini di miglioramento dei servizi ai cittadini tramite degli sconti fiscali per le donazioni a esse rivolte
La reattività adattiva del mercato, per lo meno in Italia, è massima fino al punto da contrastare con un rimbalzo prolungato post crisi 2020-21 quella eventuale del 2023
I cambiamenti climatici hanno effetti importanti anche sull'agricoltura e quindi sulla sicurezza alimentare. Per questo occorre fare un passo verso l'ecologia artificiale
L'Italia avrebbe bisogno di uno scudo attorno ai 50 miliardi, oltre ai 5 già stanziati dal Governo, per evitare i contraccolpi sul Pil della guerra in Ucraina
L'Europa deve agire per sostituire rapidamente le forniture energetiche russe e per lasciare spazio fiscale agli Stati per sostenere settori economici penalizzati
Il Governo sta valutando nuovi sostegni per i settori colpiti dall'ondata epidemica e la riduzione dei costi energetici minacciano di chiusura molte imprese
Per l'Italia c'è un rischio che però potrà essere bilanciato da più ordine. Se così, l'attesa di Pil 2022 è tra il 3,5% e il 4,5%. In caso contrario sarà recessione