Una pianificazione di lungo periodo e assunzione stabili con meccanismi di selezione dei docenti migliori. A pochi giorni dall’uscita del bando per il concorso scuola 2016 è questa la richiesta che arriva dall’Anp. Ad affermarlo è Licia Cianfriglia, vicepresidente dell’Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, secondo quanto riportato su OrizzonteScuola.it che pubblica anche le utlime dichiarazioni di Davide Faraone, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione riguardo alla pubblicazione del bando: sarà pubblicato entro i prossimi 15 giorni, dopo uno slittamento dato che era previsto per i primi giorni di febbraio. Slittamento che non è stato gradito dai docenti: gli insegnanti non sono nemmeno del tutto convinti che questa prova sia una selezione sulla competenza sulle materie di insegnamento. Quello che si teme infatti è che possa diventare un test meramente nozionistico e linguistico.
Sarà pubblicato entro i prossimi 15 giorni il bando per il concorso scuola 2016. Ad affermarlo Davide Faraone, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione durante la trasmissione Rai “La radio ne parla”, come riporta OrizzonteScuola.it. Faraone ha anche aggiunto che i posti banditi saranno 63mila e per quanto riguarda le prove ha confermato marzo per lo scritto e giugno per l’orale. Il sottosegretario ha poi rassicurato i docenti che i tempi per le assunzioni dei vincitori – entro settembre 2016 – saranno rispettati: “Abbiamo risolto le procedure burocratiche, compreso il parere CSPI, i tempi saranno strettissimi, ma le scuole avranno nuovi insegnanti per l’inzio del prossimo anno scolastico”. Gli insegnanti però non hanno gradito lo slittamento della pubblicazione del bando che in un primo tempo era prevista per l’inizio di febbraio. E sono anche preoccupati che il concorso si trasformi in una selezione nozionistica e linguistica e non sia invece un vero test di competenza sulle materie di insegnamento.
Si sentono “derisi e umiliati” gli insegnanti per il concorso scuola 2016 ormai alle porte. La pubblicazione del bando, prevista in un primo somento per inizio febbraio è slittata da parte del Ministero dell’Istruzione alla prossima settimana, Secondo quanto riferisce OrizzonteScuola.it. Ma gli insegnanti non sono affatto contenti di questa slezione con la quale verranno assegnati complessivamente 200mila posti per docenti di diversi livelli proprio perché sono già stati immessi in ruolo 100mila precari senza concorso. Ed è su Twitter che i docenti sfogano appunto tutto il loro rammarico per un trattamento che ritengono disparitario: “@SteGiannini @matteorenzi il #concorsoScuola è una vergogna perché… 5. Il bando sarebbe dovuto uscire entro il 2/12/2015. Vi pare serio?”, “@lorenzo_sarno: @reportrai3 dopo 100mila precari presi senza concorso Renzi obbliga #abilitatitfa a #concorsoscuola umiliante”, “@luigidimaio #abilitatitfa obbligati a RIFARE concorso, chiedono chiarezza per affrontare prove del #concorsoscuola”, “@SteGiannini @matteorenzi Il #concorsoScuola è una vergogna perché… 4. Le tempistiche sono RIDICOLE per docenti che stanno già lavorando”, “#abilitatitfa forzati a #concorsoscuola tagliola dopo un mese da infornata di 100mila precari (con parenti) senza concorso. @Forchielli”, “abilitatiTFA e #PAS in #2fasciaGI continuano ad essere derisi ed umiliati dal #PD. #concorsoscuola”, “Davvero non riesco a capire il motivo di tutto questo accanimento del #PD contro #abilitatiTFA e #2fasciaGI. #MIDAperRUOLO #concorsoscuola”.
Cresce l’attesa tra gli insegnanti per il concorso scuola 2016. Il Ministero dell’Istruzione aveva annunciato la pubblicazione del bando i primi giorni di febbraio ma così non è stato. L’uscita del bando del concorso scuola è slittata, secondo le ultime indiscrezioni, alla prossima settimana. Secondo quanto riferisce OrizzonteScuola.it sarebbe stato l’onorevole Coscia del Pd a sostenerlo: “Da fonti del Miur confermano che la prossima settimana dovrebbe essere pubblicato il bando relativo al concorso scuola“. Non si sa però se il Ministero ha accolto i rilievi del PD stesso, del CSPI e dei sindacati sul documento: le perplessità riguardano soprattutto le modalità delle prove, i contenuti dei programmi e la tabella di valutazione dei titoli. Sembra però che il Miur sia invece irremovibile sulla riduzione da due a uno dei quesiti in lingua straniera di livello B2. I docenti temono che la prova sia basata per lo più su conoscenze di tipo nozionistico e linguistico visto che saranno testati non solo sulla propria materia di insegnamento ma anche su una delle lingue comunitarie.