I presidi e i dirigenti scolastici della Sicilia si ribellano al concorso scuola docenti 2016 per come è impostato, specie nella vera bufera del giorno, il pagamento lordo bassissimo per i commissari chiamati a sostenere e giudicare le prove degli iscritti al bando Istanze online, dal 28 aprile fino al 20 marzo (domani la conferma ufficiale delle prove). Come annuncia un comunicato diffuso sul portale Orizzonte Scuola, un nutrito gruppo di dirigenti siciliani è in sostanziale rivolta contro il governo e il ministero dell’Istruzione. «Esprimiamo il nostro No alla presentazione delle domande in qualità di presidenti delle commissioni giudicatrici del prossimo concorso a cattedra, considerati i compensi irrisori, i carichi di lavoro e l’importanza del compito. Quanto valgono 1250 ore di lavoro iper-qualificato? Per il Miur circa 750euor lordi, in altri termini 60 centesimi di euro all’ora. Né qui ha cittadinanza il principio del compenso onnicomprensivo». Per questo motivo i presidi isolani si astengono dal donare la loro disponibilità per le prove scritte del prossimo concorso docenti 2016.
In tanti si pronunciano sul concorso scuola 2016 per migliaia di docenti abilitati – e con i ricorsi, forse anche alcuni non abilitati con Tfa – e dopo la particolare presa di posizione di Piero Pelù ora arriva la risposta piccata del Partito Democratico, con le parole della parlamentare Maria Coscia. «Da Piero Pelù, che se non ricordo male una volta era un bravo cantante pieno di idee, mi sarei aspettata un maggiore sforzo di fantasia. Trovo imbarazzante per gli stessi docenti proteggersi sotto questo paravento (Piero Pelù di tutto quello che succede non ne sa un granché ma la figura dell’indomito rivoluzionario ha sempre il suo fascino)». Ironia e replica puntuale, la parlamentare prova a difendere la scelta del governo nella riforma della Buon Scuola: «nessun docente verrà licenziato ma assunto: più di 60mila posti quest’anno e altrettanti con il massiccio turn over che ci sarà nei prossimi anni. Il nostro eroe dimostrai se ne ha le prove che il concorso sarà un trabocchetto», e la chiusura con l’attacco diretto all’onestà intellettuale “persa per strada, peccato”.
Il caos per il concorso scuola 2016 per i docenti italiani prosegue senza sosta: con la pubblicazione ufficiosa delle date, domani in Gazzetta Ufficiale le date precise per le prove scritte, non si sono placate le polemiche e anche a livello politico vi sono numerosi fuochi aperti difficile per il Miur e il governo Renzi. «La pantomima continua e si aggrava ogni giorno: ora le mail con l’invito da commissari al prossimo concorso arrivano anche ai docenti precari (quelli che il concorso devono farlo). Il Miur ormai in evidente imbarazzo di fronte ad una situazione ingestibile, sprona alla collaborazione anche i docenti in pensione a cui però sarà anche richiesto di esaminare i candidati sulle competenze digitali», è la denuncia partita dall’onorevole Chimienti del Movimento 5 Stelle e che rimette al centro il problema degli onorari molto bassi per i docenti chiamati a fare i commissari per il concorso. L’attacco poi diretto arriva infatti su questo punto, “i commissari alla fine non si trovano perché hanno intenzione di retribuirli un euro circa all’ora”. La buona salute per questa “buona” scuola ancora non si trova. Polemiche, accuse e ritardi: il concorso scuola docenti 2016 non è nato sotto una buona stella e i continui ricorsi dopo la fine delle iscrizioni ufficiali per il bando su Istanze online non aiutano una serena preparazione delle prove scritte. La data del 28 aprile è molto presto e tra ricorsi e caos commissari (compensi bassissimi e rebus abilitati) si rischia davvero l’empasse: arriva su Facebook un particolare appello promosso da Piero Pelù, il cantante dei Litfiba che si schiera apertamente con li insegnanti alle prese con i vari ricorsi. «Centinaia di insegnanti mi scrive ono disperati per informare che lo Stato sta per licenziare con un concorso trabocchetto migliaia di professori che il loro ruolo se lo sono guadagnato con anni di sacrifici onesti». Secondo Pelù lo stato “fa e disfa fregandosene della Costituzione”: tra questo e l’hashtag diffuso dallo stesso cantante, #concorsoTruffa, di certo ora il clima non migliorerà improvvisamente.
Scoop sul concorso scuola docenti 2016che domani 12 aprile vedrà la pubblicazione ufficiale della data di inizio delle prove scritte: come svela Orizzonte Scuola, il ministro Giannini a margine della Leopolda siciliana ha espresso la data per le prove scritte. «Il concorso della scuola che si apre ufficialmente il 28 aprile con la prima prova, ha 18 mila candidati dalla Sicilia per 4 mila posti nella regione». Con un giorno di anticipo dunque viene svelata la data tanto attesa da migliaia di insegnanti in tutta Italia, dopo le mille polemiche e i ricorsi che ancora sono in atto e che fino a fine mese sicuramente terranno i numeri del concorsone molto incerti. «Il profilo dell’insegnante che uscirà dal concorso scuola docenti 2016 è di una persona di nemmeno 40 anni, giovani che porteranno il proprio contributo al processo di innovazione». Dovrebbero esserci due turni per ogni giorno di prova: il primo dalle 9 alle 12 e il secondo tra le 15 e le 18; nella stessa aula e nello stesso turno si dovrà svolgere una prova soltanto. Per quanto riguarda invece l’ultimo giorno disponibile per la prova scritta del concorso scuola docenti 2016, ancora Orizzonte Scuola viene in soccorso con l’indicazione secondo indiscrezione di fonti Miur, dovrebbe tenersi il 20 maggio: per tutte le conferme definitive e i dettagli del bando ministeriale si avranno domani, martedì 12 aprile 2016. Domani è il giorno in cui il concorso scuola docenti 2016 vedrà l’ufficializzazione delle date per le prove scritte, ma già da ieri siamo a conoscenza del 28 aprile come data iniziale e 20 marzo come data ultima, rivelate in anticipazioni dal ministro Giannini, intervenuta ieri a Palermo. Dunque ci si può ora concertare su tutti i rischi e i problemi che avvolgono l’inizio effettivo del concorsone scuola: macchina organizzativa al rilento anche per tutti i problemi intervenuti, tra cui il maggiore scoglio riguarda il compenso dei commissari che dovranno giudicare le prove dei docenti iscritti sul bando di Istanze online. Come segnala Tuttoscuola, sarà di 251 euro per il presidente e 209 euro per i commissari (tenete conto che sono tutti valori lordi) per l’intero lavoro a cui sono chiamati, dall’insediamento iniziale fino alla correzione delle prove che vedrà un surplus di 50 centesimi per ogni elaborato e altri 50 centesimi per ogni candidato esaminato all’orale. Le somme totali, come denunciano i principali telegiornali nazionali in queste ore, fanno circa 1 euro all’ora lordo: per fare un esempio, sono 7 gli euro che guadagnano i commissari di maturità.
La politica ritorna sul caso concorso scuola 2016 che per molti docenti si trasformando in un incubo più che una possibilità di posto fisso offerto dall’ultima riforma della Scuola: dopo le critiche al governo fatte dalle varie opposizioni, entra nella vicenda anche la minoranza dem del Partito Democratico che presenta una interrogazione parlamentare sul tema dei precari nella scuola. Il primo firmatario è l’onorevole Bruno Bossio, con Battaglia, Carloni, Carra, Zoggia, Stampo e Roberto Speranza: si chiede in sostanza nel lungo testo presentato che gli precari vengono assunti tramite graduatoria per porre fine ad incertezze e ingiustizie che alcuni docenti lamentano in questi mesi. Si cerca di porre una sorta di salvaguardia per gli abilitati tramite Tfa che ora si vedono “truffati”: «soggetti abilitati con i Tfa precedentemente non insegnavano perché sopravanzati nelle graduatorie dai non abilitati con più anzianità e ora non insegnano perché questi ultimi sono stati posti nelle condizioni di abilitarsi in tempo con l’aggiornamento delle graduatorie». Il concorso scuola 2016 torna dunque protagonista, cosa deciderà il parlamento lo si saprà nei prossimi mesi.
Il concorso scuola 2016 per migliaia di docenti non ha per nulla convinto la grande maggioranza dei partecipanti o degli esclusi con modalità e prove che vengono in sostanza polemizzate fin da quanto è uscito il bando su Istanze Online. A soli due giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle date per le prove scritte e orali del concorsone, numerosi sono i tentatici di denunce anche contro lo stato per alcuni insegnanti molto arrabbiati per quanto successo nelle iscrizioni o nelle abilitazioni. Una docente stamani ha scritto al portale dedicato alla scuola, Orizzonte Scuola, dicendo che in sostanza i costi delle prove e dell’intera pratica concorso sono da “truffa”. «Sono in procinto di sostenere il concorso bandito dal governo, ma l’abilitazione per me è stato un grande sacrificio economico, visto gli ingenti costi e le tasse pagate per prove preselettive e prove finali. Arrivato poi al concorso si viene a sapere che diversi non abilitati parteciperanno nonostante machi il requisito fondamentale dell’abilitazione. A questo punto dunque chi ha sostenuto con fatica le prove del Tfa è stato ingannato». Durissime le parole di questa insegnante che purtroppo non le uniche: da un mese ormai ogni giorni si ripetono casi del genere e i ricorsi contro lo stato stanno iniziando a partire. «Farò causa allo stato in quanto da non abilitata nel 2012 avrei potuto anche io partecipare al concorso, e chiedo dunque anche il rimborso spese del Tfa».
Continua la polemica riguardo al concorso scuola docenti 2016 per il quale sarà comunicata dal Miur, martedì prossimo, la data della prova scritta. Sulla selezione bandita dal ministero dell’Istruzione arriva anche il giudizio negativo di Sinistra Italiana, attraverso un comunicato di Annalisa Pannarale, componente della commissione cultura della Camera. Nella nota, riportata da OrizzonteScuola, si legge infatti che “non è in discussione il valore del concorso come strumento di reclutamento trasparente, quello che non va sono i criteri di scelta, i requisiti di accesso e le tempistiche che non soltanto non risolveranno la questione gravissima del precariato storico ma non impediranno neanche la sua strutturale rigenerazione”. L’esponente di SI contesta in particolare l’esclusione dal concorso scuola docenti 2016 di varie categorie di docenti e annuncia che “Sinistra Italiana ricorrerà a tutti gli strumenti parlamentari per salvaguardare la dignità e la prospettiva di chi rimarrà escluso dall’accesso e dall’esito di un concorso insufficiente e bandito con modalità sbrigative e dannose”.