Conto alla rovescia per l’inizio del concorso scuola 2016: le prove scritte inizieranno domani 28 aprile e si concluderanno il 31 maggio. A poche ore dal via alla selezione, dopo giorni di polemiche sui bassi compensi dei commissari d’esame il senatore Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione istruzione a Palazzo Madama, annuncia, come riportato da La Tecnica della Scuola, che “il governo depositerà nei prossimi giorni un emendamento per aumentare i compensi dei presidenti e dei commissari del concorso della scuola, che porterà all’assunzione di 63 mila docenti. Il governo Renzi ha mantenuto l’impegno – ha sottolineato – confermato oggi in commissione dalla sottosegretaria Angela D’Onghia. Il veicolo legislativo è il decreto sulla funzionalità del sistema scolastico. Si tratta di un aumento che immagino consistente”. Domani iniziano le prove scritte del concorso scuola docenti, il cosiddetto Concorsone che tante discussioni sta portandosi dietro fin dalla sua approvazione tramite la Riforma Buona Scuola del Governo Renzi e perfezionato dalla Riforma Madia sulla pubblica amministrazione. Il calendario con tutte le prove scritte e i giorni specifici è stato pubblicato settimane fa su Gazzetta Ufficiale ma per gli insegnanti iscritti, ad un giorno dall’inizio delle ostilità, i dubbi restano ancora tanti. Ad esempio il caos commissioni è davvero paradossale: a meno di 24 ore dalla partenza delle prove, ancora non sono pubblicate le commissioni esaminatrici che dovranno giudicare i prof candidati. I compensi sono ancora troppo bassi, denunciano i sindacati e le associazioni dei consumatori, a cui ha risposto di recente il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone: «I commissari e i presidenti di commissione verranno retribuiti non a ora ma a candidati e grazie all’aumento del compenso previsto con un emendamento governativo, prenderanno mediamente 700 euro con punte massime fino a 4mila. Il doppio di quanto hanno percepito per l’ultimo concorso». A chi credere dunque?
A poche ore dal via alle prove scritte del concorso scuola 2016 che inizieranno domani 28 aprile, gli Uffici scolastici regionali stanno predisponendo sedi e aule anche per eventuali ricorrenti che dovessero ricevere il decreto cautelare a ridosso della prova scritta. E’ quanto si legge su OrizzonteScuola che spiega che “l’obiettivo è quello di svolgere le prove nella maniera più serena possibile”. A quanto risulta infatti al sito di riferimento dei docenti, già gli USR di Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto, hanno messo in atto misure in tal senso. Entro la fine delle prove scritte avverrrà la discussione dei ricorsi da parte del Consiglio di Stato. E OrizzonteScuola ricorda che “in caso di accoglimento, lo stesso Tar Lazio dovrà mutare il precedente orientamento negativo e ordinare all’Amministrazione la partecipazione di tutti gli esclusi, indipendentemente dalle future pronunce in merito ai ricorsi depositati dallo studio legale del sindacato”.
Inizieranno domani le prove scritte del concorso scuola 2016 e a 24 ore dal via alla selezione arriva la notizia che il Tribunale Amministrativo Regionale di Trento ha dato l’assenso ad “accogliere la domanda di misure cautelari monocratiche” in favore dei ricorrenti e ha disposto “di ammettere, con riserva, i ricorrenti a sostenere le prove concorsuali”. A comunicarlo è OrizzonteScuola che riporta anche il commento del presidente dell’Anief Marcello Pacifico: “In attesa che il prossimo 19 maggio si svolga l’esame della domanda cautelare in Camera di Consiglio, i nostri ricorrenti accedono, quindi, alla prima prova del concorso bandito nella Provincia Autonoma, confermando sinora la correttezza della linea intrapresa dal nostro giovane sindacato”. L’ammissione alle prove scritte del concorso scuola 2016 riguarda tutti “gli aspiranti docenti laureati (o in possesso di titolo equipollente), con titolo considerato valido per l’accesso all’insegnamento per la rispettiva classe concorsuale”, i docenti precari abilitandi PAS e AFAM che stanno concludendo i percorsi formativi all’interno dei relativi corsi universitari, nonché i candidati in possesso di diploma utile all’accesso agli insegnamenti tecnico pratici “inseriti nella graduatoria d’Istituto ed in possesso del titolo idoneo per insegnare nella rispettiva classe di concorso, non abilitati”.
Ancora polemiche sul concorso scuola 2016 a 24 ore dal via alle prove scritte che partiranno domani 28 aprile. La selezione bandita dal Miur porterà quasi 64mila docenti dietro le cattedre nei prossimi tre anni. E’ stata molto contestata fin dall’inizio e le proteste non accennano a placarsi neanche a poche ore dall’inizio delle prove. Secondo quanto riporta OrizzonteScuola, i docenti contestano il concorso scuola 2016 “in quanto andrà a valutare insegnanti già dichiarati idonei all’insegnamento dallo Stato e che dovrebbero essere solo stabilizzati”. Per questo motivo è stata lanciata la petizione “Stop al Concorso Truffa!”, promossa dal professor Alfredo Pudano, portavoce del movimento “Insegnanti Uniti”: il docente afferma che il concorso scuola 2016 “Sarà una forma velata e nascosta di “licenziamento” di massa: dal 2016-17 ci sarà per legge l’obbligo di non poter stipulare altri contratti a termine su posto vacante e disponibile per chi ha superato i 36 mesi”. E la petizione, fa sapere OrizzonteScuola “ha raggiunto 33.000 adesioni, numero elevatissimo, considerato che un concorso, in una situazione normale, dovrebbe essere ben accetto da chi non lavora ed ha quindi una possibilità per farlo. Nel caso dei docenti precari, però, non è così, in quanto si tratta di persone che da anni fanno funzionare le varie scuole italiane, già abilitate alla professione e plurititolate”. (clicca qui per leggere la petizione)