Il Pd lo ha seppellito, con la complicità del M5s, ma per la Lega l’affronto è tale che non molleranno la “battaglia” per una nuova legge sull’affido condiviso, il mantenimento e la bigenitorialità. Il ddl Pillon, come prevedibile, non vedrà la luce nel Governo Conte-bis e il senatore della Lega, tra gli organizzatori del Family Day, replicava così all’Ansa ieri sera «Noi non molleremo mai, finché non sarà riconosciuto il diritto di tutti i bambini a stare con mamma e papà». Sempre secondo Pillon «Siamo pronti a ogni evenienza», con la Lega che critica ferocemente i 5Stelle per farsi «dettare l’agenda dal Pd, tentando di bloccare la riforma dell’affido condiviso, senza neppur leggere il lavoro fatto in questi mesi sul testo unificato». Plaude all’intervento del Ministro Bonetti il capogruppo Pd Marcucci che alle agenzie commenta «Il governo ha bisogno di fatti concreti per marcare una svolta rispetto al passato. Archiviare per sempre il famigerato decreto Pillon vuol dire chiudere con una pericolosa concezione della famiglia e con un’idea medioevale delle donne. E’ una buona partenza». Sempre all’Ansa, il neo-Ministro Bonetti poi aggiunge «La necessità di trovare risposte più efficaci alle problematiche legate all’affido esiste. Ciò che è archiviata è una risposta inadeguata e dannosa come quella prevista dal ddl Pillon». (agg. di Niccolò Magnani)
PD SEPPELLISCE IL DDL SULL’AFFIDO CONDIVISO
Elena Bonetti è chiara: il ddl Pillon è archiviato. Il provvedimento sull’affido condiviso firmato dall’esponente della Lega non rientra nell’agenda del Governo M5s-Pd ed è stata la ministro per le Pari opportunità e la Famiglia a ribadirlo tramite Twitter: «Se mi hanno lasciato nel cassetto una copia del ddl Pillon? Non mi sono informata, ma per quanto mi riguarda resterà nel cassetto». Il messaggio pubblicato dalla dem ha ricevuto il plauso di Pd e M5s, che negli scorsi mesi si è unito alle proteste sul testo lanciato dal senatore del Carroccio. Ricordiamo che il disegno di legge era approdato e incardinato nella commissione Giustizia del Senato ed era stato rinviato da luglio a settembre, facendolo “confluire” con altri cinque ddl presentati sull’argomento. Il cambio di maggioranza ha affossato le sorti del ddl Pillon, anche se per il momento il testo non è stato ritirato.
ELENA BONETTI VS DDL PILLON: LA REPLICA DEL LEGHISTA
«Plaudo all’iniziativa della ministra Bonetti. Il Governo ha bisogno di fatti concreti per marcare una svolta rispetto al passato», esulta il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci, sottolineando che affossare il ddl Pillon «vuol dire chiudere con una pericolosa concezione della famiglia e con un’idea medioevale delle donne». Non è tardata ad arrivare la replica di Simone Pillon, che ai microfoni di Adnkronos ha sottolineato: «Come ampiamente prevedibile, il Pd vuole imporre l’agenda al Movimento 5 Stelle tentando di bloccare la riforma dell’affido condiviso, senza neppure leggere il lavoro fatto in questi mesi sul testo unificato. Evidentemente secondo il ministro Bonetti i figli delle famiglie separate sono bambini di serie B, condannati a perdere uno dei genitori, specialmente il padre». E Pillon mette nel mirino Movimento 5 Stelle e Partito Democratico: «Pur di vendicarsi della Lega, dalle parti del Pd son disposti a calpestare i diritti dei più piccoli».