E’ scoppiata una rissa, questa notte, intorno all’1.30, a Milano, in via Ripamonti, all’angolo con via Sibari tra due sostenitori del sindaco Moratti (due uomini di 63 e 71 anni) e tre giovani supporter del candidato dell’estrema sinistra (di 25 e 26 anni), Giuliano Pisapia. Due persone sono rimaste contuse. Il gruppo, all’interno del quale si trovava anche il presidente dei commercianti Milano-Vigentina, è venuto alle mani dopo gli insulti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno denunciato le 5 persone per rissa. Uno dei sostenitori del candidato del centrodestra e uno di quelli del candidato del centrosinistra sono finiti in ospedale. Tra le persone coinvolte, inoltre, ci sarebbe Giuseppe Maiocchi, il gioielliere che nel 2004 reagì a due rapinatori all’esterno del suo negozio, uccidendone uno. L’uomo ha affermato di essere stato aggredito dai sostenitori di Pisapia mentre stava attaccando dei manifesti pro Moratti. Dal comitato Pro-Pisapia giunge una versione opposta: i ragazzi sostengono che, dopo aver fatto notare agli uomini che attaccare manifesti, una volta chiusa la campagna elettorale, è illegale, uno di loro sarebbe stato colpito in testa, con un bastone, da un supporter della Moratti. Maiocchi è stato trasportato dal 118 al pronto soccorso, e gli sarebbe stata diagnosticata una prognosi di due giorni per contusioni. Sia lui che il presidente dell’associazione locale sono intenzionati a sporgere denuncia oggi stesso. Al ragazzo colpito, invece, sarebbero stati diagnosticati un trauma cranico e varie escoriazioni. Anche loro presenteranno denuncia nel pomeriggio. Contestualmente, giunge in questi istanti, dalle forze politiche, un appello alla moderazione, dato il clima di tensione che sta contraddistinguendo la campagna elettorale di queste amministrative: «E’ compito nostro quello di stemperare le troppe polemiche di questi giorni, purtroppo rafforzate da quest’ultima campagna elettorale amministrativa, che rischiano di mettere in ombra l’attività che lo Stato compie ogni giorno per i suoi cittadini», è stato il commento del presidente del Senato, Renato Schifani, nell’aprire nell’aula di Palazzo Madama la cerimonia conclusiva di “lezioni di Costituzione”.
«C’è una certa crisi di fiducia nelle istituzioni e non è un problema solo italiano. Pochi giorni fa il capo dello Stato, Napolitano, ha denunciato un eccesso di partigianeria. Ora le istituzioni devono dimostrare con i fatti che non viviamo ai tempi di Guicciardini, dei particolarismi, ma che sono in grado di agire nell’interesse nazionale», è stato, invece, il commento del presidente della Camera, Gianfranco Fini