ELEZIONI CSM 2022: INFO E DIRETTA RISULTATI
Le Elezioni per il rinnovo del CSM – Consiglio Superiore di Magistratura – si concluderanno oggi 19 settembre 2022 per determinare i 20 nuovi magistrati componenti del “plenum” diretto e presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le date di queste Elezioni CSM 2022 sono state sancite direttamente dal Capo dello Stato con un decreto dello scorso 27 giugno e invita, contestualmente alle elezioni dei magistrati, i Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato alla convocazione del Parlamento in seduta comune per la elezione dei componenti di designazione parlamentare del CSM (i cosiddetti membri “laici”). Su questa pagina sarà possibile seguire la diretta delle votazioni e del successivo spoglio che porterà i primi risultati delle Elezioni CSM 2022 già in settimana.
Con delibera del 6 luglio 2022 il plenum del CSM ha provveduto in ordine agli adempimenti necessari e propedeutici alle elezioni, lo svolgimento per ieri domenica 18 settembre dalle ore 8 alle ore 20 e oggi lunedì 19 settembre dalle 8 alle 14. È stato poi nominato l’ufficio elettorale centrale presso la Corte di Cassazione (presidente la dott.ssa Maria Acierno), con componenti effettivi: Lorenzo Orilia, Rossana Mancino, Andrea Gentili, Antonella Pellecchia, Luca Varrone; componenti supplenti Giulia Iofrida, Cristiano Valle, Paolo Catallozzi, Gian Andrea Chiesi, Stefano Oliva, Roberto Succio, che hanno avuto il compito di vagliare la regolarità delle candidature. Nominata infine la Commissione elettorale centrale presso la Corte di Cassazione che invece si occuperà dello spoglio delle schede elettorali: Presidente: Carlo De Chiara, Presidente di sezione corte di Cassazione; Componenti effettivi: Rosa Pezzullo, consigliere corte di cassazione; Claudio Cerroni, consigliere corte di cassazione; Francesco Centofanti, consigliere corte di cassazione; Antonio Saraco, consigliere corte di cassazione; Componenti supplenti: Fabrizia Garri, consigliere corte di cassazione; Marilena Gorgoni, magistrato di tribunale addetto all’ufficio del massimario, corte di cassazione.
COS’È IL CSM, A COSA SERVE E DA CHI È COMPOSTO
Secondo l’articolo 105 della Costituzione Italiana, al CSM spettano secondo le norme dell’ordinamento giudiziario, le assunzioni, assegnazioni e trasferimenti ma anche le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati. Il Consiglio Superiore della Magistratura è un organo collegiale presieduto dal Presidente della Repubblica: al suo interno vi sono delle Commissioni, formate da Consiglieri togati e laici. Tali Commissioni ha un potere di proposte nei confronti dell’Assemblea Plenaria (il Plenum) di cui fanno parte tutti i consiglieri eletti e i membri di diritto. Come voluto dai padri costituenti – e con alcune funzioni già presenti ben prima della nascita della Repubblica – il CSM è un organo di autogoverno con scopo di garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, in particolare da quello esecutivo, secondo il principio di separazione dei poteri espresso nella Costituzione della Repubblica italiana.
Negli ultimi anni soprattutto, il sistema delle Elezioni del CSM e con esso le varie problematiche circa i presunti scandali scoppiati sulla nomina dei singoli magistrati nelle singole Procure d’Italia (su tutti il “Caso Palamara”, ma non solo) è entrato in profonda crisi tale da portare tutti gli ultimi Governi a cercare di modificare sia la composizione che le Elezioni stesse del Consiglio Superiore della Magistratura. Con l’ultima Riforma Cartabia si è modificato non di poco l’assetto del CSM: diventano infatti venti magistrati (togati) e dieci di nomina “politica” (laici) designati dal Parlamento tra professori universitari in materie giuridiche e avvocati che esercitano la professione da almeno quindici anni. Continuano invece a far parte di diritto al Plenum del CSM il presidente della Repubblica; il primo presidente e il procuratore generale della Cassazione.
CHI SONO I CANDIDATI PER IL RINNOVO DEL CSM
In vista delle Elezioni CSM 2022, lo scorso 31 agosto è stato pubblicato il Notiziario del Consiglio Superiore della Magistratura in edizione speciale dove riporta l’elenco completo dei candidati nei collegi ridisegnati dalla Riforma Cartabia, con indicazione dei collegamenti manifestati dai diversi candidati. In tutto 87 candidati per 20 posti suddivisi in questi termini: 2 magistrati per la Cassazione, 5 pm (pubblici ministeri) e 13 giudici di merito, utilizzando il sistema misto individuato dalla Guardasigilli, ovvero proporzionale e maggioritario insieme.
A questo link è possibile trovare l’elenco completo di tutti i candidati che si contenderanno un posto nel prossimo Consiglio Superiore di Magistratura: rispetto al passato, il “peso” delle correnti interne alla magistratura perde lievemente di importanza. Il sistema elettorale introdotto dalla Riforma Cartabia è infatti per l’appunto misto (maggioritario con correttivo proporzionale) e lascia così la possibilità alle singole candidature individuali di emergere senza per forza necessità di collegarsi a liste basandosi su candidature individuali.
CONSIGLIO SUPERIORE MAGISTRATURA, COME SI VOTA IL RINNOVO DEL PLENUM
Le singole operazioni di voto avverranno dunque tra oggi e domani per determinare i risultati definitivi delle Elezioni CSM 2022, un rinnovo definito molto importante all’interno della magistratura (e pure nella politica) in quanto per la prima volta si assisterà al sistema elettorale scandito dalla Riforma della Ministra Marta Cartabia, non esattamente accolta con pieno favore dalla maggioranza dei togati. Votano per il rinnovo del CSM solo i membri della magistratura e lo potranno fare tra il 18 e il 19 settembre presso le singole sedi della Corte di Cassazione. Le elezioni dei membri togati si baserà su collegi binominali maggioritari nei quali risulteranno vincitori i primi due candidati: verranno eletti in questo modo 15 dei 20 magistrati (togati) con ripescaggio di un miglior terzo.
Mentre i collegi sono stati determinati dal Ministro della Giustizia, in ogni collegio binominale è necessaria la candidatura «di minimo sei candidati, di cui almeno la metà del genere meno rappresentato; in caso di mancanza del numero minimo di candidature spontanee, o nel caso in cui non sia garantita la parità di genere, viene integrato con sorteggio per raggiungere il minimo previsto». Sempre col sorteggio si deve ricorrere se non sia garantito nei collegi l’equilibrio di genere nelle candidature. Dopo le Elezioni del CSM, il Consiglio elegge il vicepresidente tra i membri eletti dal Parlamento: i membri elettivi del Consiglio durano in carica complessivamente quattro anni e non sono immediatamente rieleggibili. Spetta, dunque, alla legge ordinaria determinare quanti sono i componenti e come sono eletti.