Elio e la vita privata lontana dai riflettori: chi sono la moglie e i figli del cantante?
E’ mistero sulla vita privata di Elio di Elio e Le Storie Tese, ovvero Stefano Belisari. Il cantante e compositore sessantenne è uno dei volti più apprezzati dell’attuale panorama televisivo, grazie alle sue canzoni parodistiche che hanno fatto sorridere a lungo l’Italia intera. Ma cosa sappiamo del suo privato? Chi sono la moglie e i figli del cantante? E’ davvero strano sapere così poco sul suo conto, considerando l’enorme popolarità che da diversi anni a questa parte ha travolto Elio. Prima di diventare così famoso, il cantante aveva già ottenuto una forte popolarità con Mai dire gol, grazie agli spassosi sketch realizzati al fianco di Paola Cortellesi.
Ma come dicevamo di lui e della sua famiglia sappiamo davvero poco. Questo perché, molto probabilmente, Stefano Belisari ci tiene moltissimo alla sua privacy e vuole separare la vita di tutti i giorni dagli aspetti legati alla professione e all’attività col pubblico. Addirittura non si nemmeno quale sia il nome della moglie di Elio, mentre sappiamo che è padre di due figli, di nome Dante e Ulisse.
Elio e il figlio affetto da autismo: “Avere una diagnosi e pressoché impossibile”
Elio è legatissimo ai suoi figli e non molto tempo fa, in occasione di un evento organizzato dalla Fondazione Sacra Famiglia, il cantante aveva rivelato di essere genitore di un bimbo autistico. A margine di quell’evento, quindi sottolineò con attenzione determinati aspetti del rapporto con un bimbo autistico. “Ho vissuto, e vivo, la condizione di genitore di un bimbo autistico. Voglio dire chiaramente che su questo tema siamo all’età della pietra, specialmente sotto il profilo della percezione. C’è poi il problema dei ciarlatani, delle “cure” che non fanno effetto”, le parole di Elio riportate da Il Fatto Quotidiano.
“Ricordo quando cercavamo, io e mia moglie, qualcuno che ci dicesse se nostro figlio era autistico o no: avere una diagnosi è pressoché impossibile, ti viene fatta quasi sotto banco, ma in realtà si tratta di un passaggio fondamentale, perché la diagnosi precoce va fatta. È importante”.