Dopo la rivelazione dell’amico Pierluigi Magnesio, spunta un altro particolare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi che sarebbe stato sottovalutato, ma soprattutto dimostrerebbe come i rapitori siano stati in grado di “infiltrarsi” nelle questioni familiari. A rivelarlo è Fabrizio Peronaci al Corriere della Sera, che cita una frase della ragazza sulle vacanze estive che avrebbe raggelato il padre.
Due sere prima della scomparsa, la ragazza durante una cena a casa dello zio Mario Meneguzzi lasciò tutti senza parole, spiegando che sarebbe andata in vacanza da sola, precisando poi di aver coinvolto in questo progetto una sorella e la cugina. Probabilmente era solo un capriccio, forse un’uscita estemporanea, ma di fatto fece arrabbiare il padre, per il quale non se ne parlava neppure.
EMANUELA ORLANDI, LA DISCUSSIONE IN FAMIGLIA
La questione sembrava chiusa lì, poi la ragazza sparì nel nulla e nel messaggio dei presunti rapitori si fece riferimento a un particolare che solo la famiglia poteva conoscere. Si citò una “frase che rese di ghiaccio suo padre due giorni prima di essere rapita“. Fu Pietro Orlandi a ricostruire il collegamento tempo dopo, confermando che il padre rimproverò in maniera brusca la sorella.
Ma come facevano i rapitori a sapere quel particolare su Emanuela Orlandi? Qualcuno dei parenti ne aveva parlato a persone non fidate o lo ha fatto la stessa ragazza? Peraltro, prima della scomparsa la 15enne aveva salutato l’amico – convocato in commissione parlamentare d’inchiesta in merito a ciò – dicendole addio, in linea con quanto confidato a una compagna di classe, a cui avrebbe detto che non l’avrebbero vista per un po’.
IL SIT-IN PER RICORDARE EMANUELA ORLANDI
Proprio oggi si è tenuto il sit-in per ricordare Emanuela Orlandi: è intervenuta anche l’avvocato Laura Sgrò, chiedendo a chi sa qualcosa di metterci la faccia, ma segnalando anche di aver richiesto le agende del presidente Carlo Azeglio Ciampi, che concesse la grazia ad Ali Agcà. La richiesta però è stata negata dal Quirinale, quindi l’auspicio è che ne faccia richiesta la procura di Roma.
Invece, il fratello di Emanuela Orlandi continua a insistere sui tentativi di depistaggio e sulla pista di Londra. Pietro Orlandi, come riportato dal Fatto Quotidiano, ha anche citato Andrea Purgatori, giornalista morto nel 2023: prima che ciò accadesse, gli ha rivelato di aver saputo da una fonte vicina al cardinale Tarcisio Bertone che il rapporto Emanuela Orlandi in Vaticano lo conserva lui “sotto il cuscino“.