Quando usciranno i primi documenti ufficiali di Papa Leone XIV: dall'esortazione apostolica all'enciclica sull'AI e la pace. Tutte le novità in Vaticano
I PRIMI DOCUMENTI DEL PONTIFICATO DI LEONE XIV: ECCO QUANDO POTREBBERO USCIRE
Ottobre 2025 e inizio 2026: questi dovrebbero essere i due obiettivi “temporali” per la pubblicazione dei primi documenti ufficiali del Pontificato di Papa Leone XIV, preparati durante l’estate e in questi primi 4 mesi dopo l’elezione al Soglio Pontificio dello scorso 8 maggio. Nel giorno dei suoi 70 anni, celebrati tra il Vaticano e San Paolo Fuori le Mura per le celebrazioni domenicali dedicate all’Esaltazione della Santa Croce e la commemorazione per martiri e testimoni della fede, il Santo Padre si appresta ad un autunno ricco di decisioni e attese.
Dalle nomine del vari Dicasteri in Vaticano, al rientro nel Palazzo Apostolico fino alla programmazione dei delicatissimi viaggi ufficiali, i primi del suo Pontificato, in Turchia e Libano entro l’inizio del 2026: ma tutto partirà dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica in via ormai di definizione sul tema dei poveri. Si tratta di un lavoro avviato negli ultimi mesi di attività pontificale da Papa Francesco, con Leone XIV che ha deciso di portare a compimento come del resto già aveva fatto a suo tempo Bergoglio con l’enciclica preparata da Benedetto XVI, “Lumen Fidei”.
L’esortazione dedicata al valore della povertà evangelica e alla cura dei più bisognosi – che si appresta ad essere resa pubblica – secondo le prime stime, dovrebbe vedere la luce tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2025: si tratta di un ideale “compimento” delle encicliche sociali redatte da Papa Francesco, “Laudato si’” e “Fratelli tutti”.
DALLA PACE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: TUTTI I TEMI SULLA “RERUM” DI PAPA LEONE XIV
Ma in quest’estate passata a cavallo tra la Santa Sede e Castelgandolfo, oltre a rispondere alla lunga intervista che sarà al centro della prima biografia su Papa Leone XIV, il Santo Padre ha compiuto e quasi ultimato i lavori della sua prima vera lettera enciclica da donare alla Chiesa Cattolica: tratterà i temi della pace, dell’intelligenza artificiale e l’unità profonda della Chiesa da ritrovare e rinnovare seguendo l’unica “voce” autentica, quella di Gesù.
In molti mettono in relazione il grande precedente storico della “Rerum Novarum” di Papa Leone XIII scritta nel 1891 e che di fatto diede il via alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica, aprendosi al mondo contemporaneo: lo stesso Papa Prevost, nei giorni successivi alla sua elezione – come annota oggi “Il Fatto Quotidiano” parlando della prossima enciclica in uscita – ebbe a riconoscere come quello storico documento del suo predecessore mise in chiaro la grande rivoluzione della Santa Chiesa di Dio, «affrontando la questione sociale per rispondere alla rivoluzione industriale».
Ebbene, nel mondo che si apre davanti alla nuova svolta tecnologica innovativa, e potenzialmente pericolosa, come l’intelligenza artificiale, ecco che la voce del Papa potrebbe essere una luce in un mondo sempre più incerto e privo di “guide” reali. Il Pontefice ha più volte sottolineato in questi 4 mesi di magistero come l’AI porti in dote sfide enormi per la difesa della dignità umana, «così come il lavoro e la giustizia». Nel confronto avuto tra Papa Leone e l’Accademia pontificia di Teologia ha messo al centro proprio il tema dell’intelligenza artificiale, con il richiamo centrale alla dottrina della Chiesa in materia sociale, «occorre sempre chiedersi quale sia la dignità infinita dell’uomo, la sua irriducibilità davanti agli androidi digitali».