Battaglia legale tra Enrico Vanzina e la cognata Elisabetta: cos’è successo dopo che il regista ha prestato 250mila euro al fratello Carlo

Le beghe legali sono sempre uno strazio per chi le vive perché si ha a che fare con la farraginosa burocrazia italiana, per di più quando si tratta di grosse cifre o addirittura di faide familiari che dovrebbero invece andare d’amore e d’accordo. In questo caso si parla dei fratelli Vanzina, che per anni hanno conquistato il botteghino con i loro cine-panettoni.



Da una parte del contendere c’è Enrico Vanzina, uscito indenne da una lotta in tribunale durato cinque anni, e dall’altra Elisabetta Melidoni, la terza moglie del fratello Carlo, su cui pende una richiesta di archiviazione per calunnia. Ma bisogna fare un passo indietro per cercare di capire l’annosa situazione.



Enrico Vanzina aveva prestato al fratello 250mila euro: la cognata lo ha denunciato

Dopo la morte di Carlo Vanzina, che ha molto colpito il fratello dato che erano inseparabili ed erano soliti firmare i film di grande successo al botteghino, Enrico ha chiesto alla cognata vedova la restituzione di 175mila euro che gli aveva prestato nel 2010, senza considerare che vanta un credito di 77mila euro per un totale di circa 250mila euro. Risultato? La vedova lo denuncia e il regista/sceneggiatore si ritrova sotto inchiesta per tentata truffa, ma subito la controquerela per diffamazione.

Enrico Vanzina si è presentato all’interrogatorio dove ha confessato di avere un ottimo rapporto con la cognata e aggiunge di essere a conoscenza del fatto che non sapesse dei debiti del fratello Carlo, e porta tutte le prove delle varie pendenze. La Procura ha chiesto poi l’archiviazione per l’accusa di truffa contro il regista mentre resta ancora in attivo la richiesta di archiviazione della calunnia per la cognata Elisabetta Melidoni (udienza fissata per il 26 giugno).