Enzo Jannacci: chi è, com’è morto il cantautore omaggiato a teatro da Max Paiella?/ Vita privata, carriera

- Liliana Morreale

Enzo Jannacci; com'è morto e chi è il cantautore di Vengo anch'io, no tu no? Moglie Giulia Orefice, figlio Paolo, carriera e Sanremo

Enzo Jannacci com'è morto Enzo Jannacci e suo figlio Paolo (Domenica In)

Enzo Jannacci, chi è e com’è morto il cantautore di ‘Vengo anch’io, no tu no’

È stato uno dei più importanti cantautori della storia della musica italiana, ma chi era Enzo Jannacci? Vincenzo Jannacci, questo il nome all’anagrafe, è nato il 3 giugno 1935 a Milano da papà pugliese e madre comasca. Si diploma al liceo scientifico e poi in armonia, composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano. La sua carriera inizia negli anni ’50 quando con l’amico ed anche lui grande artista Giorgio Gaber forma la coppia dei Due Corsari.

Nel 1964 esce il primo album da solista di Enzo Jannacci con il capolavoro El portava i scarp del tennis ed alcuni anni dopo con Dario Fo da vita all’album Vengo anch’io, no tu no che contiene un altro suo capolavoro. La notorietà però scemò di colpo e l’artista ebbe un periodo di crisi fino al rilancio nel 1975 con Quello che… Nel 1989 approda al Festival di Sanremo con Se me lo dicevi prima e tornerà sul palco dell’Ariston per l’ultima volta nel 1998 con Quando un musicista ride. Com’è morto Enzo Jannacci? Il cantautore si è spento a Milano il 29 marzo 2013 a 78 anni, la causa della morte è stato un tumore.

Chi è Enzo Jannacci? Vita privata e la disputa con Fabrizio De Andrè per la musica di Via del campo

Semplificare chi era Enzo Jannacci è complesso. Dopo aver ripercorso a grandi linee la sua carriera con alti e bassi, successi e immeritati declini si può aggiungere che per quanto riguarda la vita privata. Enzo Jannacci è stato sposato con Giuliana Orefice per più di quarant’anni e dalla loro unione nel 1972 è nato il figlio Paolo, oggi musicista affermato che ha tentato di ripercorre le orme paterne.

Enzo Jannacci era un appassionato di arti marziali, si interessò al judo e soprattutto al karate. Scalpore fece all’epoca, infine, un disputa tra il cantautore milanese e Fabrizio De Andrè sulla paternità della musica di Via del campo. Alla fine fu Faber a chiarire la questione riconoscendo al collega il merito di aver scritto lui la musica dello struggente e malinconico brano.







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