Sono stati aperti i testamenti segreti redatti da Giorgio Armani prima di morire: il valore dell'eredità e i beneficiari.

Dopo una settimana dalla morte di Giorgio Armani, sono stati aperti i due testamenti redatti di proprio pugno dallo stilista poco prima di morire. I due testamenti redatti in forma segreta sono stati aperti lo scorso 9 settembre e affidati al notaio Elena Terrenghi. Il contenuto non è stato ancora reso noto come fa sapere l’Ansa. Le persone chiamate davanti al notaio per assiste all’apertura dei due testamenti saranno, salve sorprese, la sorella Rosanna Armani, le nipoti Silvana e Roberta Armani, figlie del fratello defunto Sergio e Andrea Camerana, figlio di Rosanna, oltre a Leo Dell’Orco, compagno di vita e braccio destro di Armani.



Un ruolo centrale nell’eredità dello stilista dovrebbe essere affidato alla Fondazione Armani. Quello dello stilista che sarà ricordato con una grande mostra e le ultime sfilate disegnate direttamente da lui durante la settimana della moda di Milano, è un patrimonio immenso formato da tante proprietà immobiliari.



Eredità Giorgio Armani: il valore del patrimonio

Giorgio Armani che non aveva figli, avrebbe lasciato un patrimonio da circa 10 miliari di euro con diverse proprietà immobiliari sparse non solo per l’Italia ma anche all’estero e che, probabilmente, saranno eredità da parenti e collaboratori che sono stati sempre al suo fianco.

Eredità Giorgio Armani: il valore del patrimonio (Fonte Instagram)

Dell’eredità di Giorgio Armani fanno parte il 99,9% del gruppo della moda e un patrimonio immobiliare che comprende tra l’altro la villa a Pantelleria, la residenza estiva a Forte dei Marmi, dove si trova anche il locale La Capannina acquistato di recente, la casa milanese di via Borgonuovo, Villa Rosa nell’Oltrelpò Pavese e altre residenze a Saint Moritz, Parigi e Saint Tropez. Senza contare le opere d’arte.